Caro Enrico
Qui in Italia si sta parlando da mesi di riduzione degli stipendi e delle prebende per dirigenti di banca, statali, magistrati dai doppi o tripli incarichi ma non si conclude niente. Anche le ONLUS però non scherzano e rischiano di trovarsi in qualche guaio fiscale. In base alla normativa (qui) è “vietato alle ONLUS di corrispondere stipendi superiori del 20 per cento a quelli previsti dai contratti collettivi per le medesime qualifiche (si fa riferimento a tal fine alla media nazionale)”.
La mancata adempienza di questa norma, che regola le ONLUS, dovrebbe far decadere, per i trasgressori, tutti i benefici fiscali e obbligherebbe gli amministratori responsabili alla restituzione di tutti i fondi ricevuti. Io ero un donatore di CCS Italia fino a che mi sono reso conto della assoluto spreco dei soldi che donavo, come tu hai documentato, per l’incapacità e menefreghismo dei dirigenti. Ora, nella più completa confusione organizzativa in cui è precipitata l’Associazione, la fusione complicata con l’altra ONLUS in crisi ACRA, l’allontanamento a costi elevati (per una oltre euro 80.000) di alcuni dipendenti e via dicendo mi è arrivata anche un’altra notizia che mi preoccupa personalmente.
Se quanto appare verrà verificato dall’ Agenzia delle Entrate e confermato, il Centro Cooperazione Svluppo avrebbe violato la normativa sulle ONLUS e tutte le donazioni sarebbero da restituire, con conseguenze sui donatori che le hanno detratte dai propri redditi. Il caso è emblematico di una gestione fallimentare (perdite medie del 20% dei sostenitori all’anno) che ha avuto conseguenze gravissime innanzitutto per i beneficiari e di cui il soggetto responsabile (il Direttore) è risultato l’unico beneficiario.
A questo personaggio è stato pagato uno stipendio lordo mensile è di euro 5.700 per 14 mensilità (+ benefits vari). E’ stato scelto dai politici che hanno preso possesso del CDA nel 2007 e che hanno cooperato con lui alla distruzione dell’Associazione. Il minimo contrattuale mensile per un dirigente del settore del commercio (nel quale stranamente è inquadrato) è di euro 3000 lordi che possono arrivare a 3.200 con qualche beneficio (qui). Quindi in base alla normativa sulle ONLUS citata e a una auspicabile verifica dell’Agenzia delle Entrate dovrebbe portare (dal 2007) al ritiro della qualifica di ONLUS al CCS Italia con tutte le conseguenze del caso.
E io cosa dovrò fare, ridare i soldi detratti per le donazioni?
Un caro saluto Andrea
Risposta: se l’Italia fosse in un paese normale direi di sì. Ma troveranno qualche escamotage, fare una finta restituzione di soldi dal Direttore, utilizzare la Fernanda Contri per promuovere la legalità, far finta di niente sperando che l’Agenzia delle Entrate si concentri sugli scontrini. Tanto i soldi donati li hanno già sprecati.
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