Sembra non essere la prima volta che la classifica stilata da TripAdvisor non sia attendibile. Lo dimostra il profilo di un ristorante inesistente che in poche settimane, grazie a 10 recensioni positive (fasulle), ha raggiunto la vetta del miglior ristorante di Moniga del Garda (Bs), lasciandosi dietro altri ristoranti che di recensioni ne avevano diverse centinaia…

Nel giro di un mese soltanto, la “Scaletta” ha “scalato” la classifica dei migliori ristoranti di Moniga, superando anche “L’Osteria H2O”, il primo in classifica fino a due giorni fa e che può vantare oltre 300 recensioni, di cui 201 con valutazione “eccellente”.

Purtroppo, stando alle evidenze registrate da Italia a Tavola, non c’è stato nessun controllo, soprattutto perchè sarebbe bastato poco per accorgersi che l’indirizzo del “Ristorante Scaletta” è inesistente, mentre il numero di telefono corrisponde a un vecchio numero della Polizia municipale di Manerba del Garda.
“Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione che su TripAdvisor non esiste alcun filtro“, recita il comunicato stampa diffuso da Italia a Tavola, che prosegue: “viene creato un nuovo profilo di locale e nessuno controlla la veridicità dei dati inseriti, e di fronte a una serie di recensioni tutte positive e giudizi tutti al massimo grado di eccellenza non scatta nessun allarme. Come è possibile che questo accada? TripAdvisor, lo ribadiamo ancora una volta, è un sistema troppo aperto e soggetto a qualunque tipo di frode. Ed è proprio per questo motivo che le sue classifiche non possono essere prese per valide. Così come è accaduto per i commenti della falsa Scaletta, c’è da aspettarsi che lo siano anche molti di quelli registrati su locali che magari pagano per stare ai primi posti“.

Per dare l’opportunità ai ristoratori, così come ai gestori di hotel, bar, agriturismi, ecc., di prendere le distanze da questo sistema poco trasparente, da qualche settimana Italia a Tavola ha lanciato la campagna #NoTripAdvisor contro l’anonimato, le false recensioni e le classifiche truccate. Tano Simonato, Filippo La Mantia, Marco Blasi e Matteo Scibilia sono solo alcuni dei ristoratori che, buttando via il certificato di eccellenza di TripAdvisor e sostituendolo con la nostra vetrofania #NoTripAdvisor, hanno condiviso pubblicamente la decisione di dissociarsi da un sistema di recensioni sempre più truccato e inattendibile, al contempo comunicando ai propri clienti che non si vuole essere sospettati di avere comprato recensioni.
Nemmeno la multa dell’Antitrust di 500mila euro è servita a far prendere a TripAdvisor dei reali provvedimenti per far diventare il portale una vera risorsa per gli operatori e per i consumatori, invece che un ricettacolo di falsità e classifiche truccate.
Occhi aperti cari lettori di Moda e Style. Il web è una giungla e sappiate prendere i giusti spunti non da una sola fonte, ma da più canali. Buona navigazione!
