Quando una mela fa la differenza

Da Eatitmilano @Eatitmilano

Le mele Red delicious

Abituati come siamo, ormai, alla frutta del supermercato (i fruttivendoli sono una specie di miraggio) ci siamo un po’ dimenticati dei sapori dei frutti appena colti dall’albero. Cosa a cui tengono molto, invece, gli altoatesini, che coccolano le loro mele come fossero preziosissimi gioielli. L’altro giorno, ad una serata sulle mele organizzata in Casa Alto Adige a Milano, ho avuto la fortuna di conoscere il signor Thomas Kohl, produttore di succhi di mela di montagna Kohl (le sue mele crescono a 900mt sul livello del mare!). Grazie a lui ho scoperto che ci sono tantissime tipologie di mela che non conoscevo (eppure crescono in Alto Adige, non dall’altra parte del mondo. La mia preferita ho deciso che è la Jonagold) e che sidri e succhi di mela del supermercato non hanno proprio nulla a che vedere con quelli veri prodotti da chi alle mele ci tiene davvero e le coltiva con il sudore della fronte.

Succhi di mela Kohl

Kohl ci ha presentato 6 succhi, derivanti, ovviamente, da sei diverse varietà di mela. Uno più buono dell’altro. Li abbiamo abbinati ai piatti dello chef Stefan Unterkircher del Ristorante Castel Ringberg (Caldaro). Abbiamo assaggiato: Gravensteiner, Jonagold,Pinova,Rubinette, Rouge,Elstar. 

Una meraviglia per il palato e anche per gli occhi, perché sono rimasta sorpresa dal vedere che il Rouge è rosso perché la mela da cui deriva ha persino la polpa rossa! E sono rimasta anche sorpresa dal sapere che le loro mele vengono tutte colte a mano, incredibile. È stato interessante anche vedere come questi succhi, in base alle loro caratteristiche, ben si abbinavano ai piatti dello chef Unterkircher, che ci ha preparato dai canederli (immancabili) alla pannacotta di… trota.

La ricetta dello strudel

Il dolce, invece, ce lo siamo fatti da noi. E cosa potevamo fare se non lo strudel? La ricetta è ormai nota ma ho imparato un paio di trucchetti che non sapevo: la quantità di ziucchero varia in base alla dolcezza delle mele. E insieme alle mele, alla cannella, alle uvette e allo zucchero, nel ripieno ci va anche una bella manciata di… pane grattugiato. Perché? Logico, così le mele non perdono acqua

L’Alto Adige, il mio primo e insostituibile amore montanaro, è sempre una scoperta. E io sono sempre felice di potervi trasmettere, con la mia penna virtuale, un po’ di quella passione che tutti gli altoatesini mettono in tutto ciò che fanno
* (grazie a Livio Valerio per le bellissime fotografie!)
** (Ho trovato chi vende i succhi Kohl a Milano, se avete bisogno di info scrivetemi!)


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