Quando una storia si allarga

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Ero davvero convinto, fino a qualche giorno fa, che l’incipit appena abbozzato in questo post, mi avrebbe portato a scrivere al massimo una novella. Intendevo poi pubblicarla su queste pagine gratuitamente, rilasciandola in ebook.
E invece, capita che ci si ritrovi tra le mani qualche spunto in più, e l’idea di partenza necessita di più spazio, di molto più spazio. Complice forse anche il fatto di volerne approfittare per divertirmi un po’ con il genere, che provo a identificare come noir, e a fare un esercizio di stile. Esercitarsi e provare nuove formule non fa mai male.

Sì, okay, non negli anni ’20 premetto

È vero, sono ormai votato allo stile minimalista e credo di perseguire quella strada che ormai sembra essere la mia voce, ma devo ammettere che con questo stile improntato sulla falsariga dei noir di un tempo (o anche quelli moderni, se penso a John Connolly o Hjortsberg) mi diverto come un matto. Insomma, mentre scrivo sento nella mia testa la voce di questo scalcinato protagonista che dice tutto ciò che vide, o meglio, quello che gli interessa ricordare.

Il buon John mi sia di ispirazione

Premetto che lo continuerò a considerare per quello che è, una pausa dopo aver terminato un romanzo impegnativo e prima di iniziarne un altro che prevedo richiederà le stesse energie. Quindi questo romanzetto che sta nascendo, di cui per la prima volta non ho titolo né alcun idea per esso, avrà un percorso di pubblicazione diversa. Ho già qualche idea al riguardo, ma ne parlerò più avanti magari, quando sarò verso la chiusura della prima stesura.
Stay tuned!


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