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Quando uno è un pò così...

Da Andrea
Quando uno è un pò così...
Nella mia esperienza professionale recente (ultimi 3 anni), nel mio dipartimento, anche ribattezzato porto di mare, sono passati molti personaggi interessanti. Per periodi di tempo più o meno lunghi, ci sono state persone di ogni razza, natura e nazionalità. Non molti sono rimasti fino a entrare a far parte dell'orizzonte quotidiano... Ma diversi e per diversi motivi hanno lasciato un segno.
Quelli che sono invece protagonisti del quadro principale, sono passati invece da una forma impressionista a una chiarezza piuttosto rinascimentale ai miei occhi. Per alcuni, il passaggio a una rappresentazione molto più netta e definita, è stato dannoso. Il loro carattere è emerso più chiaramente, deformando in modo irreversibile le sfumature iniziali. Ce ne sono alcuni che effettivamente sono diventati quella figura distorta e spaventosa di alcuni Caravaggio, abile nel mostrare non solo la bellezza, ma nell'esaltare anche deformità e orrore...
Il loro danno, sia ovvio, non è estetico quanto interiore. Emerge come per Dorian Gray di fronte al suo ritratto, una specie di perversione interiore. Mi condiziona il sapere chi c'è dietro le maschere: è aver visto il baratro e saperlo anche, purtroppo, riconoscere. Io sono un pò così: se conosco alcuni aspetti fondamentalmente insopportabili, incomincio a farli diventare preminenti. Il rivederli continuamente mi rende dubbioso e non aperto. Eppure con grande sforzo, mi mantengo civile per motivi di utilità/inutilità. Ma è dura. Vengono i momenti che vorresti sputare fuori un pò di questo veleno e scoprire il ritratto del vero Dorian. Guardarlo sarebbe ancora spiacevole, ma mal comune potrebbe in questo caso essere un mezzo gaudio di sollievo!

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