Il Giornale torna ad attaccare il presidente della Camera Gianfranco Fini, cofondatore del Partito delle Libertà. Lo fa dedicandogli l'apertura della prima pagina, prendendo di mira questa volta la madre di Elisabetta Tulliani, attuale compagna dell'ex leader di An, titolare di una società che cura la produzione di un programma televisivo su Rai Uno.
Scrive Il Giornale, nella firma di Laura Rio, che tra i produttori della tv di stato «c'è fibrillazione per la rottura tra finiani e berlusconiani». Tra di essi c'è anche «Giancarlo Tulliani, fratello della compagna di Fini Elisabetta. Al "cognato" Tulliani, attraverso un intricato sistema di società, è riconducibile la realizzazione di una parte di Festa italiana, programma del pomeriggio condotto da Caterina Balivo su Rai Uno, la rete diretta dal finiano doc Mauro Mazza. Un lavoretto che viene lautamente ricompensato: un milione e mezzo di euro. Precisamente ottomila euro a puntata per 183 puntate (...).
Fini incassa, però, la solidarietà del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: «Esprimo la più convinta solidarietà a Gianfranco Fini per gli attacchi personali che quest'oggi il Giornale gli ha mosso», afferma in una nota il premier. «La critica politica, anche più severa, non può trascendere in aggressioni ai familiari e su vicende che nulla hanno a che fare con la politica. Tali metodi, che assai spesso ho dovuto subire personalmente, non vorrei mai vederli applicati, specie su giornali schierati con la nostra parte politica», conclude il presidente del Consiglio.
Totalmente diversa la situazione di Italo Bocchino "Berlusconi ha chiesto la mia testa. Non esiste un solo partito democratico dove possa accadere ciò che è accaduto oggi". Italo Bocchino accompagna così la lettera di dimissioni da vicepresidente vicario del gruppo del Pdl alla Camera. "C'è stata una direttiva di Berlusconi durante Ballarò - spiega ai giornalisti - che chiedeva la mia testa. Berlusconi commette un grave errore che è quello di colpire il dissenso, colpire chi è in vista per educarne cento. Ma questo non porterà il partito lontano".
L'ex vicecapogruppo è un fiume in piena: "Berlusconi è ossessionato da me. E' da almeno un anno che chiede la mia testa, perchè ritiene che non possa esserci uno non allineato. Berlusconi mi ha pure chiamato per dirmi di non andare in televisione. Che un leader chiami un dirigente per dirgli questo, è una cosa che non esiste al mondo. In una telefonata, con toni concitati, mi ha pure detto: 'Farai i conti con me'".madyur