quando vincere non basta

e ora sono qui che li aspetto.
i miei ometti e il mio uomo grande,
vincitori eppure sconfitti,
amori miei.
saranno stanchissimi e spossati,
e chissà se qualcuno di loro ha pianto là a sansiro,
per questa pazza inter che li fa morire
di rabbia, emozioni, delusioni, illusioni.
sono usciti avvolti nella bandiera neroazzurra,
con le magliette di milito e di maicon e la sciarpa e il cappellino,
belli come il sole,
tutti contenti,
tutti eccitati.
comunque serve,
credere e sperare,
e anche perdere.
ché secondo me il calcio è un gioco bellissimo,
se non fosse per i soldi che gli girano intorno,
e la corruzione e le porcherie,
ma il calcio vissuto e amato dai ragazzini
diverte, insegna, apre gli occhi e pure il cuore.