Quante cose si imparano in un supermercato

Creato il 04 settembre 2010 da Kata
Uno dei luoghi con cui uno familiarizza più velocemente all'estero è il supermercato, per ovvi motivi. E' incredibile quanto rivela di un paese un supermercato. Basta che uno tiene gli occhi aperti e osserva la gente, la scelta dei prodotti, i prezzi, la cassa, gli orari di apertura e scorge un sacco di differenze tra i due (o nel mio caso tre) paesi. In Svezia le due catene più diffuse sono l'ICA e la Coop (che nonostante l'insegna tanto simile, non ha nulla a che fare con la Coop italiana) che si possono trovare in tutte le dimensioni, come in Italia. Oggi, dopo la fiera dei dischi al bellissimo Brunnsparken, ho passato più di un'ora alla Coop che vedete nella foto, e giravo con un taccuino annotando i prezzi e le particolarità che notavo. Ho fatto anche qualche foto fugace. (Chissà che pensava la gente me mi vedeva! Forse sta facendo una ricerca di mercato...) Ecco il risultato.
I prezzi
Credo che i prezzi più indicativi del costo degli alimenti in un paese siano quelli della frutta e della verdura. In Svezia c'è un'ampia scelta di entrambe, ma la maggior parte naturalmente è merce di importazione. Non ho trovato nessuna frutta svedese (o forse un tipo di mela su cui non era indicato il paese d'origine), invece di verdure ce ne erano diverse di produzione locale (aglio, patate, pomodoro, funghi, broccoli, carote). Riporto qui alcuni prezzi al chilo, insieme alla provenienza. Considerate che 10 corone svedesi adesso sono circa 1,07 euro.
- mela 18,90 - Brasile, Chile
- pesche nettarine 18,90 - Italia
- arancia 17,90 - Sud Africa
- fragola 79,80 - Belgio
- lampone 199,20 - Germania (un botto!)
- cipolla rossa 14,90 - Olanda
- cipolla gialla 9,90 - Olanda
- pomodoro a grappoli 22,90 - Olanda
- pomodoro comune 24,90 - Svezia
- pomodoro ciliegino 39,60 - Olanda
- patate 6,90 - Svezia
- champignon 69,00 - Svezia
- broccoli 39,90 - Svezia
- peperone: cambia prezzo in base al colore dalle 21,90 (verde) alle 34,90 (rosso) - provenienza non indicata... (quello preconfezionato era olandese)
Altri prodotti alimentari di base
- burro 79,60 al chilo
- latte fresco 7,43 al litro
- latte a lunga conservazione 6,95 al litro
- uova dalle 1,98 alle 3,08 al pezzo
- farina 4,95 al chilo
- zucchero 21,00 al chilo
Per segnare i prezzi dei latticini nel reparto frigo ho rischiato di prendere la sinusite. Neanche fossero dei congelatori. Faceva un freddo... Ma, mi chiedo io, non avete già abbastanza freddo fuori?!?
Importazioni italiane
So che uno deve adattarsi alla cucina del posto ovunque vada, e io provo qualsiasi piatto volentieri quando faccio la turista, e ci sono poche cose non mangio, ma ormai sono diventata troppo italiana! Quando torno a casa in Ungheria, mi approfitto sempre dell'occasione per mangiare i miei piatti e prodotti preferiti ungheresi, ma mi rendo conto che dopo una settimana o due non ne posso più di tanta carne, panna acida e burro. A parte il gusto, la cucina italiana è anche molto più sana rispetto a quella continentale.
Per fortuna anche in Svezia è possibile cucinare piatti italiani a casa, e si trovano diversi ingredienti di importazione italiana. Certo la scelta è scarsa e i prezzi sono molto più alti. Ecco qualche esempio:
- una busta di rucola 16,90
- gorgonzola (Galbani) 159,20 al chilo
- ricotta (Galbani) 250 g 27,00
- mascarpone (Medeghini) 250 g 19,90
- Lavazza Rossa 250 g 31,90
- polpa di pomodoro (Mutti) 400 g 25,90
- pasta Barilla (penne rigate) 500 g 9,95
- olio di oliva extravergine (Monini) 750 g 54,90
- olio extravergine della Coop (di olive italiane) 750 g 44,90
A voi il confronto...
La scelta dei prodotti
La foto accanto raffigura degli enormi pezzi di formaggio preconfezionato dalla consistenza un po' inquietante. Così come è inquietante anche la lunga fila di ketchup e dressing di tutti i tipi. La mia impressione era che quello che per un supermercato italiano è la pasta, per un supermercato svedese fossero le salse (vedi la foto più in basso). C'è anche un'ampia scelta di farine (di frumento, di segale, di orzo, ecc.). Per quanto riguarda il pane, invece, non c'è una grande varietà. Oggi alla Coop c'erano quattro tipi e nessuno di questi sembrava essere locale. Si chiamavano: pane italiano, pane greco, baguette, e... pane ungherese! Non potevo non comprare quest'ultimo che per giunta era il più caro (47,40 al chilo in confronto alle 44,30 del pane italiano). Stasera l'ho assaggiato e devo dire che mi sembrava davvero di mangiare il pane di casa! Il pane ungherese è bianco, salato, molto soffice dentro e croccante fuori.
Una particolarità dei supermercati svedesi è che vendono diversi prodotti al chilo che in Italia (e anche in Ungheria) siamo abituati a comprare preconfezionati. Nella foto accanto vedete una lunga fila di caramelle (79,90 al chilo), ma ci sono anche i cereali, la frutta secca e il tè "self-service". Così uno può comporre il proprio muesli per la colazione come preferisce e comprare tè esotici nella quantità desiderata.
Ci sono ancora diverse cosette che ho scoperto facendo la spesa, ma per motivi di spazio rinvio il proseguimento del racconto a un futuro post...
p.s.: Ieri ho scritto una pagina su com'è Örebro (con diverse foto) che trovate tra i link fissi sotto il titolo del blog.

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