Caritas Italia e Caritas Romania presentano un nuovo dossier.
A due anni di distanza dalla presentazione del primo volume “Romania. Immigrazione e lavoro in Italia”, Caritas Italia insieme a Caritas Romania lanciano il secondo dossier sulla comunità romena in Italia. “I romeni in Italia: tra rifiuto e accoglienza” è un libro che completa la strategia di sensibilizzazione attuata dalle due organizzazioni umanitarie per stimolare la conoscenza, in toto, della collettività romena presente in Italia. A tre anni dall’ingresso della Romania nell’Unione Europea, le Caritas nazionali hanno svolto una riflessione accurata e approfondita sul ruolo che i romeni possono avere nella costruzione di un’ Italia multiculturale. “La Romania – ha sottolineato don Egidiu Condac, direttore di Caritas Romania, - è un Paese alle prese con rilevanti problemi a seguito dell’affrancamento dal comunismo. La popolazione, in un tale contesto, è stata presa dalla disperazione e ha considerato l’emigrazione l’unica soluzione.” In base ai dati Istat, rilevati alla fine del 2009, i residenti romeni in Italia, accertati, sono 953mila ma secondo il Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes, quelli effettivi sarebbero 1.110.000-1.165.000, con una buona percentuale di presenze non ancora definite. Prima della registrazione anagrafica infatti, può passare anche un anno, tempo utile per ottenere un lavoro regolare, una casa con i canoni stabiliti e un contratto d’affitto, e per ultimare le pratiche amministrative richieste dalla polizia municipale. Attualmente, in Italia, i romeni rappresentano la prima collettività di immigrati, un quarto di essi vive nel Lazio ed una buona percentuale di essi è comunque diffusa su tutto il territorio italiano, dal Nord alle Isole. Dal 2000 ad oggi, sono più di 50mila i romeni nati in Italia e 105mila i figli iscritti nelle scuole italiane, resta invece delicato il problema dei minori non accompagnati, per la cui tutela è stato istituito un Comitato speciale presso il Ministero dell’Interno (OCR – Organismo Centrale di Raccordo). L’indagine svolta rivela che 6 romeni su 10 desiderano rimanere in Italia, e se decidessero di trasferirsi, andrebbero in Gran Bretagna o in Germania. “ I romeni sono non migranti – ha spiegato la sociologa Andrea Raluca Torre, - sospesi tra due realtà ma persone attivamente impegnate in pratiche sociali transnazionali, riuscendo a conciliare le abitudini della Romania con quelle italiane.” Nonostante la cittadinanza europea rappresenti per questo popolo un punto di forza, resta forte il desiderio di diventare, a tutti gli effetti, cittadini italiani. Diventa sempre più necessaria ed urgente una strategia politica impegnata nell’integrazione degli immigrati e nel rispettare in primis e far rispettare poi doveri e diritti. Da decenni ha avuto inizio l’immigrazione di massa in Italia, paese all’interno dell’UE destinato a contare sempre più persone provenienti da altri paesi, esponenti di altre culture e con un altro sguardo sul mondo. Uomini, donne e bambini impegnati a costruire, insieme alla società italiana, un paese, realmente, multiculturale.
©Alessia Arcolaci
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