La premessa è che Felice Maniero è un cittadino come tanti altri. Da circa un anno ha scontato la sua “pena”ed è uno dei tanti ex criminali reintegrati nella società. Questo è, secondo forma, lo status di chi anni fa era il boss incontrastato del Nord Est d’Italia tanto da “meritare” per la sua organizzazione criminale lo status di associazione mafiosa. Ma perché parlare ancora di lui? Cosa non si sa o cosa c’è da dire ancora che non sia stato scritto e vociferato su questo personaggio negativo sotto tutti i punti di vista? Si potrebbe analizzare la fiction appena trasmessa da Sky, di grande successo ma fuorviante sia per quanto riguarda la storia in sé ( ma questo era ovvio) sia per la caratterizzazione dello stesso Maniero da parte del bravissimo Elio Germano, ma non sarebbe così interessante.
Ieri mattina nella nostra e-mail è arrivata una richiesta di contatto da parte della Polizia Postale per recapitarci l’atto di sequestro per un articolo pubblicato nel nostro web magazine da parte di un solerte magistrato bresciano.
Noi, come sapete, trattiamo tutto il crimine che interessa l’Italia e può capitare di spostare l’asticella oltre il “lecito”. Ma non in questo caso.
Secondo il mio modesto punto di vista non esistono limiti nel ricercare la verità dietro al torbido affaire che riguarda Maniero, non esistono limiti nel cercare la verità sull’omicidio Ortes-Sabic e non esistono limiti per cercare di capire il come, il dove ed il perché della strana cattura e del suo ancor più strano e interessato pentimento.
Ma di cosa parla questo link sequestrato? Carteggi secretati? Misteriosi nomi legati alla “Trattativa Stato-Maniero”? No, il “pezzo”, che in realtà era un articolo riportato dal Corriere della Sera di Brescia a firma Monica Zornetta, parlava degli anni passati dal boss della Riviera in quelle zone. Della ditta che aprì con la moglie e la sorella e che chiuse prima di spostarsi. A quanto è dato sapere.
Nulla di particolarmente trascendentale, nulla che possa mettere in pericolo l’incolumità di nessuno. Si parla di anni fa, di un passato che non lascia tracce. O no?
Perché tanta attenzione per delle informazioni di anni fa sul lavoro svolto da Maniero? Lavoro che non è finito neanche nei migliori dei modi tra l’altro. Con moltissime lamentele da parte dei clienti.
Perché delle forme di garanzia così alte quando lui,comunque, a tutti gli effetti è un cittadino comune, fuori dal programma di protezione?
Dopo aver ucciso,inondato il Triveneto di droga, infangato e fatto imprigionare anche gente e amici che avevano la sola colpa di conoscerlo, è meritevole di esimersi dalle responsabilità verso quel mondo civile che lui ha sempre soggiogato, calpestato e irriso?
Quanti anni durerà questa forma di protezione nei confronti di questo criminale, che è ex secondo legge ma moralmente non ha pagato niente del dovuto.
Cosa ha scambiato con lo Stato in quella famosa “Trattativa” per essere ancora così “protetto”, quando testimoni di mafia son lasciati in balia degli eventi, con tutti i rischi del caso ?
Quanto, lo Stato dovrà ancora concedere a Felicetto, oltre a quello che già ha concesso? Non bastavano i miliardi, Ortes e la sua donna?
Oggi l’obbligo è per noi: quello di eliminare l’articolo che già il Corriere oscurò due giorni dopo la pubblicazione. I motivi ci sono stati detti a voce e si tratta di incolumità dello stesso personaggio che molte volte non ebbe la stessa “delicatezza” ne’ verso i suoi nemici, ne’ verso i suoi amici.
In ogni caso, per quanto ci riguarda , il problema non si pone. Anzi. Sarà la spinta in più per andare a fondo di molti fatti.
A partire dall’affaire Ortes-Sabic che rimane una bruttissima pagina di quelle pseudo trattative che lo Stato fece con alcuni dei peggiori criminali dello Stivale.
Il guanto di sfida ci è stato lanciato. Ora la mossa tocca a noi.
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