Io ho fatto meglio di Cotroneo: mi sono data l'impegno di una pagina al giorno. Ho ripreso un mese fa, e non l'ho rispettato quasi mai. Oltre le due pagine si rischia di avere in odio la scrittura, di percepirla come un dovere. Soprattutto per chi, come me, con la scrittura ci lavora ogni giorno. Una pagina, due al massimo, è l'essenziale per tenersi allenati senza diventare schiavi. Per lasciar correre le parole anche quando si pensa di non avere idee.
Non esiste una regola standard: ci sono scrittori che si danno un certo numero di pagine al giorno, altri che si impongono un tempo (un'ora, due ore, una mattinata, tutta la notte) e quel che viene viene. Ci sono quelli che scrivono solo quando sono ispirati, e magari buttano giù in una sera un romanzo intero. La cosa più importante è scrivere. Il quando e quanto viene da sé.
Post scriptum assolutamente OT: Ho appena realizzato di non aver mai letto un libro di Cotroneo...