Magazine Diario personale
Quando il primo figlio lo partorisci con tre settimane d'anticipo e tutto va per il verso giusto è normale che il mondo intorno a te si aspetti che sarà così anche la seconda volta.
Un pò in realtà lo credi pure tu.
Sta di fatto che siamo ancora qui, i chili in più non si sa bene quanti siano perchè la bilancia è stata eliminata, la ragazza continua a ballare la samba, alla faccia del poco spazio che dovrebbe avere al nono mese, e la domanda che mi accompagna ad ogni passo è quanto manca? Me lo chiedono tutti. Ma proprio tutti tutti tutti tutti tutti.
Non manca più.
Le ho provate tutte. Sesso, cibo piccante, camminate, scale, rilassamento, impacchi caldi sul seno e sono certa che mi sfugga qualche altra tecnica infallibile per stimolare il travaglio al momento, ma l'ho fatta. Tranne l'olio di ricino. Piuttosto entro nella storia come la donna che partorì all'undicesimo mese.
Mia madre è impazzita, mio padre pure, e se non mi chiamano in continuazione non sono contenti. Oltre a scrivermi mail. Per carità, poverini, sono lontani, ma se prometto che vi farò sapere quando andrò in ospedale,anche se sono le tre di notte, perchè, ripeto perchè, chiamare solo per chiedere allora? un paio di volte al giorno?!
Sono un pò stufa di muovermi come un ippopotamo dopo un'abbuffata, di avere la pancia abitata da una specie di Alien che le fa prendere le forme più assurde, di avere sempre e spesso contrazioni totalmente inutili, di non avere davvero più nulla da mettere e uscire in pigiama, l'unico che ho e che avevo già messo nella valigia per l'ospedale.
Però va bene così, lei sta bene e quando vuole io sono pronta. Credo.
Che questa bambina volesse farsi aspettare lo sappiamo eccome. Quindi aspettiamo.
Però caro mondo intorno a me, possiamo parlare d'altro? Non faccio un torto a nessuno rimanendo ripiena. C'est la vie. Abbiate pazienza.
Ecco ho appena ricevuto un messaggio da un'amica che mi chiede ancora niente?
Mi mangio una fetta di torta per non pensarci.
Scusate lo sfogo di ieri, i sensi di colpa passano, i capricci di mio figlio ritornano, l'amore è sempre tanto tanto e il vostro affetto è reale. Grazie!