I calcoli in effetti non sono banali: bisogna valutare la producibilità che dipende dal luogo e dall’esposizione dei moduli, bisogna calcolare quanto si risparmierà in bolletta e quanto arriverà dal GSE.
Esistono dei programmi appositi per questi calcoli, ma sono costosi o richiedono l’utilizzo di Excel e comunque un certo impegno di tempo. Da qui sono partito per realizzare qualcosa di diverso, utilizzabile da tutti direttamente online, in grado di dare delle risposte rapide e comprensibili anche ai non addetti ai lavori.
Il risultato si può constatare qui:
http://www.ultraenergy.it/calcola_impianto.asp?anno=2011
Ognuno può immettere i tre dati indispensabili ad ottenere un risultato: potenza dell’impianto, costo di acquisto e consumi elettrici. In questo caso il programma si baserà su una producibilità prudenziale di 1100 kWh all’anno per kWp installato, mentre per ottenere risultati più precisi si possono inserire in alto a sinistra i dati del proprio tetto.
A questo punto basta premere “invio” o cliccare “Calcola” per ottenere il risultato: una previsione di tutta la vita del vostro futuro impianto da qui a 30 anni riassunta in poche righe e numeri. I più importanti, che rispondono alla domanda “ma quanto mi rende?” sono nel secondo paragrafo che vi dice quanti anni e mesi serviranno per recuperare il denaro investito e qual è il tasso di rendimento dell’operazione. Vi anticipo subito che non ci sono altri investimenti privi di rischio con rendimenti comparabili. L’altro dato evidenziato nello stesso paragrafo è il “valore attuale netto” che risponde alla domanda “quanto sarà il mio guadagno complessivo?” Ecco, il valore attuale netto è la somma di tutto quello che incasserete nei prossimi vent’anni meno tutto quello che spendete ora per l’acquisto e nei prossimi vent’anni per assicurazioni, manutenzioni o altro e, dato che 1 euro di oggi vale più di un euro di domani, questo valore netto è reso “attuale” applicando un tasso di sconto chiamato “tasso di attualizzazione”.
Già, ma il rischio? I fulmini? La grandine? Per questi e altri rischi esistono assicurazioni apposite e naturalmente potete inserire il relativo costo nel riquadro “Spese annue comprese”, dove chi lo desidera può indicare anche qualche euro di manutenzione all’anno.
E se i soldi ce li mette la banca? Ottimo! Impostate durata, tasso e percentuale del finanziamento e le rate entreranno nel calcolo.
E se ho dell’eternit da rimuovere? Cliccando su “Bonus” si aprono le opzioni relative agli incrementi di tariffa per i casi particolari.
E se voglio farmi i conti su un impianto a terra intestato ad un’azienda agricola? Allora sceglierò le opzioni “A terra” e “azienda agricola”.
Ho cercato di rendere il programma accessibile e utilizzabile per chiunque, ma con tutte le opzioni che possono essere utili al tecnico esperto e in grado di sintetizzare un due facciate tutti i numeri importanti, dando particolare rilievo al ritorno dell’investimento che è l’elemento in grado di smuovere anche i portafogli di chi è meno propenso a far qualcosa di buono per l’ambiente.
Il risultato è sotto i vostri occhi e mi farebbe piacere ricevere qualche vostro commento, suggerimento o critica.
Ma dopo aver visto i numeri... che aspettate? :-)