Il risultato netto di tre anni (2010-2012) di Festival di Sanremo è una perdita di 20,1 milioni di euro, per 15 puntate di Festival, circa 1,34 milioni a puntata, suddivisi così, come si vede da questa tabella presa dalla relazione della Corte: 7,8 milioni nel 2010, 7,5 milioni nel 2011 e 4,8 milioni nel 2012, con quest'ultima minore perdita dovuta in gran parte alla rinegoziazione della convenzione con il Comune di Sanremo.

E' vero, si dirà, la cultura non sempre rende ma qui si può fare almeno una grande obiezione: così come si è ulteriormente abbassato il canone con il Comune di Sanremo per il triennio 2015-2017, portandolo da 7 a 5 milioni, si potevano e dovevano ridurre i costi del conduttore, che negli anni dal 2010 al 2012 sono sempre aumentati, passando da 825 mila euro a 1 milione e 230 mila, o i costi del co-conduttore e cast fisso, passati da 729 mila a più di 1 milione o, infine, i costi dell'orchestra, passati da 797 mila a quasi 1 milione e centomila. La tabella seguente, tratta dal rapporto della Corte, mostra tutti i costi esterni di rete che, nonostante gli aumenti ricordati sopra, risultano costanti solo perchè c'è stato un clamoroso taglio ai costi degli ospiti: - 641 mila euro.

Considerazioni conclusive della Corte che si possono condividere completamente:
In sintesi l’andamento dei costi, risulta ancora nettamente superiore ai ricavi
pubblicitari, con negativi riflessi sul MOL aziendale.
E’ necessario, pertanto, che vengano adottate adeguate iniziative volte a
conseguire una più significativa razionalizzazione dei costi.
In pratica, bisogna risparmiare oppure aumentare gli introiti pubblicitari. O entrambe le cose.
Corte dei Conti: analisi della gestione finanziaria della Rai, compreso Festival di Sanremo from Paolo Pascucci
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