quanto sei bella Roma….ma disorganizzata

Da Loredana V. @lorysmart

I capitalini (scritto volutamente cosi’…abitanti della Capitale), sono a volte come bambini viziati.

Pienamente d’accordo col fatto che non siano abituati alla neve, ma se paragono i 20/30 cm di Roma Capitale  al metro ed oltre di alcune altre zone, mi viene da sogghignare. Già, perché avere in magazzino delle lame da adattare alle ruspe, trasformandole in spazzaneve e non usarle in quanto non si è a conoscenza della loro esistenza, è sintomo di faciloneria ed incompetenza.

Chiudere le scuole va bene, ma gli uffici pubblici? Che si sappia, le attività private hanno funzionato regolarmente: un dipendente privato è meno privilegiato del pubblico?

Poi la cosa paradossale: chiedere degli spalatori al nord-est. Ora, per spalare la neve non ci vuole chissà quale specializzazione: per spalare, bastano buone braccia e buona volontà, è possibile che in una capitale di 2.800.000 abitanti non si trovi qualche centinaio di disoccupati disposti a tale compito? Oppure, nonostante l’altisonante dicitura “Capitale” non è capace di cavarsela da sola? Del resto, se Alemanno puo’ spalare (*), possono farlo pure gli altri, senza dover invocare la protezione civile (alla quale, finalmente sono state riconsegnate molte competenze) per qualche centimetro di neve! Del resto la capitale era andata precedentemente in tilt anche per qualche acquazzone estivo. In Veneto, Liguria, Piemonte, Sicilia ed altre parti d’Italia interessate da alluvioni e frane, i primi a tirarsi su le maniche sono stati i cittadini stessi.

E pure le televisioni…dopo “l’emergenza” dell’altro giorno, basta con le notizie attimo per attimo, quartiere per quartiere, sulla neve a Roma! Nessuno ad esempio ha parlato della neve caduta in Sardegna, della quale mi ha parlato un amico e documentata dalle fotografie di Serena…

http://serena-ilsuospazio.blogspot.com/2012/02/mostra-non-permanente-scultura.html

(*)vedere Alemanno e Casini che spalano mi sa tanto di operazione mediatica, come quella del guru Dario Fo che si era recato a Milano in via Lecco con scope e spazzoloni al seguito, ma poi avevano pulito gli altri… 



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