Magazine Diario personale

Quarto cap: Gedeone Gedeonelli, il marito di Speranza.

Da Gattolona1964

 

Mentre cercavo disperatamente di raccogliere con le mie zampine i resti degli occhiali, sentii una mano alquanto ruvida e nodosa che mi aiutava nell’azione e vedendo tutto annebbiato, scorsi una figura maschile molto molto strana per i miei gatteschi gusti. Gli chiesi subito il suo nome e chi era, ed egli con voce roca mi rispose :“Mi chiamo Gedeone Gedeonelli e sono il marito di Speranza. Con chi ho il piacere di raccogliere codesti rimasugli di occhiali rotti?”. Risposi prontamente :“Io sono Lady Gattolona Pasticciona”! Ad uno schioccare di dita, all’improvviso, come d’incanto mi ritrovai con un paio di occhiali nuovi e scintillanti sul mio grazioso musetto e, sempre più incredula vidi finalmente l’uomo che mi stava davanti. “E questi nuovi occhiali, da dove sono piovuti?” Gli chiesi senza esitazione alcuna. Il caro Gedeone evitando di proposito la risposta, mi disse solo”Cara la mia ospite, si dovrà abituare se rimarrà con noi per un po’ di tempo a queste e ad altre stranezze ancor più inconsuete e bizzarre”. Dopo avermi dato la risposta, il simpatico vecchietto rise di gusto, mostrando gengive bianchissime senza denti, in testa aveva certamente una parrucca, di color rosso pomodoro, forse indossata al contrario, visto che gli scendeva quasi fino al naso e sulla nuca non ci arrivava per niente. Cominciai a ridere anch’io e chiesi al signor. Gedeone se mi poteva raccontare qualcosa in più di lui, visto che era il marito di Speranza e di conseguenza doveva essere anche il padrone di casa. Di conseguenza avrebbe potuto svelarmi notizie utili e interessanti che nessuno, finora, aveva voluto rivelarmi. Mi fece accomodare su una di quelle poltrone a forma di carrozza di Cenerentola e cominciò a farfugliare qualcosa di incomprensibile, sicuramente riguardo a come e quando aveva conosciuto Speranza e come fu che dovettero rinunciare ad avere dei bambini, il tutto mentre sorseggiavamo una tazzina di ottimo caffè che cantava e danzava facendo uscire il caffè per qualche passo di danza sino al soffitto. La bella ma strana tazzina stava per scapparmi dalle mani, quando un altro schioccare di dita udito in lontananza, me la riportò subito tra le zampe. Oramai mi stavo abituando a tutte queste stranezze, sembravano delle magie, ma dato che non ero in un castello e, dal momento che a parte un cavallo parlante, queste due persone sembravano esseri umani, mi stavo rassegnando al fatto che prima o poi, meglio prima che poi, avrei compreso questo mistero molto misterioso. Per ora avevo decido di godermi il nuovo pezzo di vita che stavo vivendo, sperando che i padroni di Villa Patatona mi tenessero con loro per tanto e tanto tempo ancora. Gedeone mi raccontò dello splendido matrimonio con Speranza, descrivendomi nel dettaglio l’abito che lui indossava. Più che un abito, a me pareva un panino imbottito al salame, ma egli mi precisò che a quei tempi aveva anche i capelli in testa e i denti al loro posto. All’improvviso il mio sguardo si girò verso un’ altra nuova figura, credo femminile, con una stazza piuttosto robusta, che stava entrando nella sala: aveva in mano un cestino di fragole grandi quanto un cocomero.

..per oggi ci fermiamo qua! Accanto ad ogni moglie occorre il proprio marito o fidanzato, io ho pensato di presentare quindi la coppia “Zia Speranza e Gedeone Gedeonelli”, marito e moglie. Buona lettura e..iniziate a comporre il vostro libro, arriveranno presto anche le illustrazioni a colori, come vi avevo promesso! Vi posso baciare con trasporto e tanto affetto:  per qualcuno, forse qualcosa in più di solo affetto….me lo concedete??

 



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