Quasi Amici

Creato il 24 febbraio 2012 da Mistersimpatia @mistersimpatia

La vita derelitta di Driss, tra carcere, ricerca di sussidi statali e un rapporto non facile con la famiglia, subisce un’impennata quando, a sorpresa, il miliardario paraplegico Philippe lo sceglie come proprio aiutante personale. Incaricato di stargli sempre accanto per spostarlo, lavarlo, aiutarlo nella fisioterapia e via dicendo Driss non tiene a freno la sua personalità poco austera e contenuta. Diventa così l’elemento perturbatore in un ordine alto borghese fatto di regole e paletti, un portatore sano di vitalità e scurrilità che stringe un legame di sincera amicizia con il suo superiore, cambiandogli in meglio la vita.
Il campione d’incassi in patria (con cifre spaventose) è anche un campione d’integrazione tra i più classici estremi. La Francia bianca e ricca che incontra quella di prima generazione e mezza (nati all’estero ma cresciuti in Francia), povera e piena di problemi.
Quasi amici (Intouchables) arriva in Italia trascinato da un successo senza precedenti in Francia (quasi 100 milioni di euro al botteghino d’Oltralpe). Se dubitate dei gusti e del palato dei nostri “cugini” o se avete quel tipico pregiudizio italico verso il cinema francese, mettetelo da parte perché vi perdereste un bellissimo film. L’incontro tra il ricco tetraplegico e il ragazzo nero è l’incrocio impensabile tra due mondi agli antipodi, due culture distanti e inconciliabili.

I fratelli Weinstein ne hanno già acquisito i diritti per un remake a stelle e strisce e pare che sarà Colin Firth a intepretare la parte di Philippe. Ma anche in Italia si parla di remake… Quasi amici è un colpo di fulmine garantito. Non date retta a chi ha scritto che è buonista e prevedibile. Non sempre importa il cosa, ma il come.


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