Se ieri pomeriggio mi avessero detto che avrei riso come un matto guardando un film i cui protagonisti sono un tetraplegico e un giovane sbandato mi sarebbe stato difficile non dubitare delle capacità intellettive dei miei interlocutori; invece mi sono dovuto ricredere all’uscita dal cinema dopo aver visto Quasi Amici dei registi Olivier Nakache e Eric Toledano.
Il film racconta due storie che si intrecciano e si completano a vicenda con due protagonisti che all’apparenza sembrano distanti anni luce ma che si ritrovano vicini invece nell’idea di prendere la vita non troppo sul serio per quanto essa possa essere crudele.
Driss è un ragazzone proveniente dai quartieri malfamati di Parigi che si destreggia tra furtarelli, lavori occasionali e sussidi di disoccupazione; casualmente conoscerà Philippe, un ricco signore tetraplegico che ha bisogno di continua assistenza nella vita di tutti i giorni. La vita è stata spietata con entrambi, seppur per vie diverse, ma i due diventeranno inseparabili e all’insegna della spontaneità riscriveranno i confini dell’amicizia.
Il tema di sottofondo del film è anche un messaggio: anche nelle avversità più terribili si può andare avanti mantenendo intatto il proprio spirito; questo può non essere, ed di fatto non lo è, semplice da attuare ma è proprio per questa difficoltà che bisogna avvicinarsi agli altri, ad amici che non commiserano ma comprendono.
Il film è basato su una storia vera accaduta in Francia qualche anno fa.
Particolarmente bella è la colonna sonora, diretta da Ludovico Einaudi. Brani coinvolgenti e caldi che danno spessore alle immagini e alle emozioni forti che suscitano alcune scene; gli Earth Wind & Fire danno quel tocco di spensieratezza che in una storia del genere non guasta mai.
Quasi Amici
titolo originale: Intouchables
paese: Francia
anno: 2011
regia: Olivier Nakache e Eric Toledano
cast: François Cluzet, Omar Sy, Anne Le Ny, Clotilde Mollet, Audrey Fleurot
Voto MyMovies: 3 stelle e mezza
Voto Post Scriptum: 8
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