Quasi arzilli di Simona Morani, pubblicato quest'anno dalla casa editrice Giunti, mi ha attirato fin dalla prima volta che l’ho visto in libreria, complice sicuramente la copertina davvero ben riuscita e la citazione tratta dal Paradiso degli orchi di Pennac piazzata in apertura.

Il libro racconta di un gruppo di anziani amici che è solito ritrovarsi al bar La Rabla, in un paesino nel cuore dell’appenino reggiano: c’è Ettore, che non ha mai avuto una donna, ha difficoltà a dormire e visita tutti i giorni il medico del paese; c’è Riccardo, con il suo sacchetto intestinale sfoggiato con orgoglio in ogni occasione, anche quelle meno consone; c’è Cesare che si rifugia al bar ogni volta che può per sfuggire alle angherie della moglie Irma; c’è Basilio e il suo orgoglio partigiano; c’è Gino, il novantaseienne Gino, che una guida spericolato un ape car per le vie del paese, sebbene non ci veda più niente. E prima c’era anche Ermenegildo, ma da poco se n’è andato, gettando il gruppo di amici nello sconcerto. Ettore, soprattutto, sembra quello più colpito dalla notizia. La vita comunque deve continuare e il gruppo di amici si ritrova sempre al bar di Elvis, a bere sambuca e a scommettere su per chi stanno suonando a morto le campane. Finché non giunge la notizia che sta per aprire in paese Villa Cipressi, una nuova casa di riposo. E pare proprio che il giovane e solerte vigile urbano comunale Corrado voglia spedirci tutta la combriccola del bar La Rabla. Che non è che si faccia proprio prendere facilmente.
Quasi arzilli è un libro a tratti molto divertente, a tratti molto dolce, a tratti molto triste. È molto bello il rapporto tra questo gruppo di amici e il modo in cui le caratteristiche di ognuno sono sviluppate. Soprattutto il personaggio di Gino, con la sua fantastica Apecar, e quello di Ettore, forse il più riflessivo del gruppo e che, nonostante l’età, proprio non vuole rinunciare al suo sogno d’amore e ad aiutare gli altri. Ma bello è anche il rapporto di coppia tra Cesare e Irma e la bella relazione tra il rosso Basilio e la nipote che lo adora. Non sono anziani soli, perché anche quando non hanno parenti accanto (o ce li hanno solo d’estate) hanno loro stessi, pronti ad aiutarsi, a gioire e a soffrire tutti insieme.Leggendo Quasi arzilli si sente l’affetto che Simona Morani prova nei confronti delle persone che le hanno ispirato questo libro e questi personaggi. E sono tanti i temi che sceglie di trattare, dall’amore all’amicizia, dal rapporto genitori-figli alla solitudine e la morte. Forse addirittura un po’ troppi, per l’esiguo numero di pagine del libro.
Nel complesso, comunque, è un libro divertente e commuovente, scritto bene e molto piacevole da leggere. E soprattutto non c’è quell'effetto di ripetitività che, come si diceva all'inizio, spesso affligge i romanzi di questo filone. Insomma, se vi piace il genere e avete voglia di ridere e piangere un po’, Quasi arzilli fa decisamente per voi.
Titolo: Quasi arzilliAutore: Simona MoraniPagine: 175Editore: GiuntiAnno: 2015Acquista su Amazon:formato brossura:Quasi arzilli
