Verso i diciott’anni sentivo coetanei che parlavano di risparmi con lavoretti. Lo ammetto, non ho voluto fare queste cose perché non mi sono mai considerato spendaccione, e i soldi li chiedevo ai miei. Quando andai fuori sede ero troppo pigro per pensare di fare qualche lavoretto, “se studio, non faccio altro”. Idiota. Poi l’ho conosciuta. Non abitava nella mia stessa città, e la voglia di vedersi aumentava sempre di più. Ma il mio cervello era uguale, e ricordo bene una volta che programmai di andare a trovarla: avevo fatto i conti, e avevo i soldi sufficienti per il treno. Per dodici giorni mangiai solo a pranzo pane con l’olio. Al secondo giorno avevo i nervi a pezzi, ma la desideravo. Quando mi vide alla stazione, stavo svenendo ai suoi piedi e,sorridendo, mi chiese se davvero mi faceva questo effetto. Volevo rivelarle il grande gesto, ma avrei anche rivelato la mia stupida pigrizia. Il mio quasi digiuno rimase segreto e lei fu contenta di farmi perdere i sensi.
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