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Quasi-giunzione Schiaparelli-Cima Paradiso!

Creato il 07 dicembre 2011 da Andrea Scatolini @SCINTILENA

Quasi-giunzione Schiaparelli-Cima Paradiso!

Monte Campo dei Fiori (VA), da anni si sta cercando la giunzione fisica tra l'Abisso Schiaparelli (-640m, la più profonda della zona) e la Grotta di Cima Paradiso. Il collegamento tra le due è stato provato da diversi tracciamenti ma mai realizzato fisicamente, però forse ora siamo vicini. La realizzazione della congiunzione permetterebbe di ottenere un sistema Schiaparelli - Via col Vento - Cima Paradiso di ben oltre i 700mt. di profondità e uno sviluppo di oltre 8,5 km.
Di seguito la relazione di due partecipanti presenti nelle squadre scese contemporaneamente nelle due cavità (Schiaparelli e Cima Paradiso) prossime alla giunzione:
- Relazione di Marco Venegoni (Gruppo Grotte CAI Gallarate)
- Relazione di Aldo Zamignan (Speleo Club Valceresio CAI)
- Relazione di Marco Venegoni (Gruppo Grotte CAI Gallarate)

Ormai è fatta, domenica 4 finalmente a fine giornata Cima Paradiso ci ha riservato un'altra sorpresa.
Suddivisi in due squadre tutte composte dal Gruppo Valceresio ad eccezione di me; Aldino, Walter e Mario in Schiaparelli e Alex, Ferruccio, Giuseppe ed io in Cima Paradiso.
Raggiunti i punti cruciali si è incominciato a scavare, dalla ns. parte, l'aria diventava sempre più netta man mano si asportava materiale e si spaccavano sassi subendo per l'intera giornata tutto il fumo passivo delle sigarette fumate dalla squadra Schiaparelli (troppo tossici). Per l'intera giornata il rumore del trapano e della mazzetta hanno fatto da padrone ma nel frattempo però si è guadagnato terreno da entrambi le parti. Verso fine giornata per la ns. squadra di Cima Paradiso scavando ci si apriva davanti a noi un nuovo ambiente, dall'altra parte le voci si sentivano più chiare e nitide ma strano a dirsi le luci non si vedevano.
Aldino & compani ci annunciano di essere stanchi e di voler uscire, noi diciamo a loro di aspettare un attimo poiché davanti a noi vedevamo aprirsi ma non ci si riusciva a passare. I minuti passano e loro malgrado il ns. invito a restare sul posto decidono di uscire. Con caparbietà dopo che Ferruccio aveva trapanato e frantumato la roccia con il levarino riesco a ripulire il passaggio, tento una prima volta ma niente da fare, ripulisco per bene il pavimento, ritento e passo. Davanti a me si apre una saletta, denominata poi in "saletta della svolta", non è grandissima ma ci si stà comodi anche in tre. Diritto al ns. senso di scavo c'è presente anche una via attiva (non transitabile però) con tanto di pozzanghera e rigagnolo che porta sul lato sx. ad un buco nel pavimento. Nel buco a pavimento fuoriesce una bacchetta di bambù, è quella che Aldino & compani saggiamente hanno introdotto dalla loro parte. Tenuto conto che la bacchetta era lunga tre metri e fuoriusciva nella saletta per circa 70 cm. a voi il calcolo di quanto manca.
L'ho denominata saletta della svolta per un doppio senso, sia per la svolta inerente a tutto il lavoro effettuato, sia per la svolta di direzione di marcia.
La congiunzione in effetti avviene percorrendo il cunicolo che è stato aperto partendo dal camino della speranza, lo si percorre in leggera risalita per circa 4 metri fino al raggiungere della nuova "saletta della svolta", qui sul lato sx. si apre un buco e i prossimi scavi di ultimazione allargamento e congiunzione vanno effettuati invertendo il ns. senso di marcia facendo una sorta di inversione ad U , una svolta a U a sinistra e verso il basso. La schiaparelli è sotto a noi a pochi metri
Tornato fuori dalla grotta consegno ad Aldino la sua bacchetta, la prova che la congiunzione ormai è agli sgoccioli.

IL REGALO DI NATALE E' PRONTO SOTTO L'ALBERO E ASPETTA SOLO DI ESSERE SCARTATO.

- Relazione di Aldo Zamignan (Speleo Club Valceresio CAI)

.... Dall'altra parte...Siamo sul posto, in Schiaparelli, pronti ad operare alle ore 11. Alla base dei tre pozzetti che precedono il punto dell'ipotetico congiungimento con Cima Partadiso, 20 metri più avanti, Valter ci invita a togliere tutti gli attrezzi di discesa e di risalita, per essere più operativi nell'ambiente che ci attende, dove il fango e l'acqua la fanno da padroni. Raggiungo il passaggio fatidico: Sulla sinistra, al termine della condotta, si intravvede una possibile continuazione. Il pavimento presenta un abbondante stagno d'acqua e fango. Apertura 30 centimetri di altezza ed una profondità di circa 50 centimetri. Punto sotto il faretto e a fatica intravvedo una ipotetica continuazione forse verso la sinistra, ma rimane difficile capire bene come stanno le cose. Occorre non perdere tempo ed iniziare con operazioni di sbancamento... intanto sento dall'altra parte le voci dei ragazzi che entrati in Cima Paradiso già hanno raggiunto il posto. Per Dio sono stati velocissimi. Li chiamo e loro mi rispondono. Non è possibile, non li vedo ma si trovano a pochi centimetri da me. Chiudo gli occhi e continuo a parlare con loro, è sconvolgente perchè mi sembra di sentirli accanto a me, ma non è così.... Al lavoro.... Dò mano alla mazza e comincio colpo dopo colpo, a farmi largo. Dall'altra parte non si scherza, alle mie mazzate robuste si sentono vicinissime altre mazzate. Valter, vicino a me, partecipa in modo perfetto all'operazione.
Dopo un lungo lavoro di disostruzione, finalmente riesco a passare oltre e ad alzarmi quasi in piedi (data la mia lunghezza non è poi così difficile) ed intravvedo un cunicoletto che da sinistra interseca la nostra galleriette con un'angolazione divergente di pochi gradi, ed in leggera risalita, perfettamente pulito lungo non più di tre metri. Chiamo e loro sono proprio lì in fondo, ma continuo a non vederli. A questo punto disponendo di una serie di paletti a segmenti di una tenda da campeggio, li congiungo e li stendo verso di loro. Avviso i ragazzi i quali avvertono subito lo strisciare del paletto vicinissimo a loro, forse sotto i loro piedi.
Avviso loro della mia decisione di tornare in superficie non potendo fare più nulla. Qualcuno stà battendo i denti dal freddo e quindi si deve invertire la marcia. Dall'altra parte disapprovazione totale...pirlaaa, testa di cazzoooo (é Ferruccio). Raggiungiamo Mario, rimettiamo gli imbraghi e si parte, mentre a breve distanza odo l'ultima mazzata da Cima Paradiso,...ce l'hanno fatta, dico a Valter. Un'ora dopo, fuori, Marco Venegoni, uscito da Cima Paradiso come un proiettile mi viene incontro e mi consegna un segmento del paletto che io avevo steso a loro. Amici è meraviglioso, alla mia età vedere in Voi l'emozione di fronte a questi eventi.
Voglio ricordare che in questa operazione hanno partecipato in molti , Varese, Gallarate, Saronno, ma debbo sottolineare in modo particolare la partecipazione attivissima di Aldo Scoglio che in questa occasione, per motivi famigliari, non ha potuto essere presente, e che unitamente a Ferruccio Tomasi, sono stati i paladini dell'opera.


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