Magazine Diario personale

Quasi rimaniamo stecchiti

Da Francesca_82

Affumicati ma interi. Niente che una doccia, un giro in lavatrice, finestre spalancate per 24h non possano sistemare.
Ma la paura e lo spavento e il film della tua vita in 60 secondi non so come si possano mai cancellare.

La scorsa notte alle tre ci è scoppiato un incendio in casa, a pochi passi dalla nostra stanza, ed è solo grazie a Marc e  al suo gomito ficcato tra le costole, che mi sono svegliata e la  ho visto un barlume tremolante dove dovrebbe essere tutto buio oltre la nostra porta e HO CAPITO.
Mentre facevo un salto sul letto al grido di se  está quemando todo! ho preso Marc in braccio per costeggiare il fuoco e arrivare alla porta che dà alle scale e alla zona ospiti, tutta costruita con soppalchi di legno, dove ci sono poltrone e coperte, ma appunto oltre la porta, mentre Raul tra  un fumo nero nero e il buio totale spegneva il fuoco.
Cazzo che paura, talmente scossa che non ho nemmeno pianto.
Sapete che qua andiamo avanti a stufe ed è stato un inverno mite per cui accendere quella di sopra è stata più una questione di usarla per cucinare che per scaldarsi. Con quattro paletti genera un calore da farci stare in manica corta e ha un coperchio apribile dove mettere a cucinare come un forno, patate mele e pizza. Visto il calore che sprigiona la lasciamo isolata, senza tappeti sofà o cuscini nei dintorni. Le finestre vicine non hanno le tende e accanto c'è il camino chr non usiamo da anni perché la cappa tira male e non ha la barriera antiscintille. Ma ieri sera credo che il cesto con gli altri tronchi era troppo vicino, e voilà :autocombustione. Andiamo a dormire con la stufa bollente ma in via di spegnimento, dentro oramai solo le braci. Poi appunto alle tre il gomito di Marc mi obbliga a tirarmi su.

Fumo

Fuoco, alto.

Occhi che bruciano.

Correre al buio.

Raul che ha un sonno profondissimo, dice che non si sarebbe accorto di niente.

Solo dopo più di un'ora e dopo aver svuotato la bacinella del bagnetto di Marc, che era là in bagno piena, e un  estintore siamo tornati a dormire, con le finestre spalancate, che tanto vi dicevo non fa freddo.
La paura è rimasta in me fino al mattino, non potevo fare a meno di alzare la testa e controllare fuori. Marc invece quasi non si è svegliato: l'ho tenuto stretto a me in una coperta e dopo un primo lamento ha continuato a dormire sulla poltrona e poi di nuovo a letto. Solo dopo la doccia di stamane per togliere l'odore di bruciato dai capelli e dopo aver lavato e steso i lenzuoli che erano totalmente impregnati di fumo, mi sono rilassata.
Grazie grazie grazie cosleeping: sarei morta sul colpo se Marc fosse stato in un'altra stanza a dormire. Il sole splendeva stamattina illuminando i resti di un muro annerito e un pavimento di cemento pieno di cenere. Grazie che ci piacciono gli spazi con pochi mobili.
Ora, io e Raul nonostante questo, siamo fissati con la sicurezza : consapevoli di vivere in una casa centenaria, con travi di legno ovunque e i suoi lati oscuri,  abbiamo ben 4 estintori agli angoli della casa, nei punti strategici e che controlliamo periodicamente. Abbiamo un kit con torce in un cassetto, le chiavi dell'auto.... dentro la macchina perché quando servono non si trovano mai .... vestiti a casa della suocera, nel caso dovessimo scappare in mutande (e poi perché ne abbiamo tanti e non abbiamo armadi) , ah e poi la piscina sempre piena d'acqua, una seconda porta sul retro.

che paura.
Dichiariamo concluso l' inverno, piuttosto mi metto due maglioni.

Le nostre famiglie non sanno niente ma ai soci difficile nascondere i resti del disastro : raul Ha lasciato davanti alla porta di casa un paio di tronchi quasi completamente bruciati e quello che rimaneva del cesto, tutto questo sommato alle nostre facce sbattute, ci sono arrivati velocemente da soli.
Ma ai nostri genitori non lo diciamo.

Spero solo di poter dormire adesso.


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