Magazine Cucina
Tutte e due direi!
[Vi scrivo in diretta da una bellissima isoletta maldiviana durante le tanto attese vacanze, oltre a questa ricetta che ora vi vado a raccontare, ho già scritto anche il prossimo post che sarà incentrato tutto sulla MIA Londra (poi vi spiego), e mentre la spiaggia abbagliante e il mare azzurro cristallino si trovano solo a pochi passi dal mio bungalow, (e mentre il costume si deve praticamente ancora asciugare addosso), ecco che arriva l’ispirazione! E le dita prendono a correre veloci sulla tastiera, raccontandovi tutto quello che non ho fatto in tempo a fare prima di partire, proprio come questa sfiziosa ricetta (per la quale scommetto che anche qualcuna di voi non dovrà nemmeno uscire di casa per comprare nulla!).]
Si narra che a qualcuno non piaccia fare la spesa, che sia proprio una cosa che gli scoccia da morire…. bhé, io invece AMO fare la spesa, che sia fatta al mercato tra mille bancarelle, al supermercato tra gli infiniti scaffali o sul divano con il computer sulle ginocchia, io AMO fare la spesa.
E ovviamente compro moltissime cose, TROPPE cose.
Quindi succede che poi, quando si avvicinano le vacanze, un paio di settimane prima della partenza SMETTO di fare la spesa, e questo perché? Perché a quel punto dell’anno la mia dispensa e il mio freezer offrono più assortimento del supermercato!
Io sono una maestra nel vedere qualche prodotto e a farmi venire subito in mente una ricetta con il quale utilizzarlo con URGENZA e che non fa niente se a casa ho giá altre 200 cose da mangiare, io DEVO comprarlo, DEVO averlo, o la mia vita non avrà più un senso.
Ed é così che poche settimane prima di partire, ti ritrovi a mangiare il mercoledì sera super piatti che nemmeno fosse domenica, ed é così che nel week-end ci si inventa di tutto per far fuori un pó di superstiti che giacciono, (anche da qualche mese), tra i meandri del freezer, e che quando ti avvicini al magico sportello ancora non lo sai quali sorprese troverai tra ghiaccioli artigianali sparpagliati a destra e sinistra e buste di piselli iniziate e mai finite, in questo caso… un bel rotolo di pasta fillo!
Cosa metterci dentro? Miele, mandorle, noci e cannella? Naaa… é estate (o almeno dovrebbe).
Spinaci e ricotta? Naaa.. gli spinaci li ho, ma quelle due ricottine di bufala le ho già fatte fuori 2 giorni prima con la pasta.
Potrei farci dei sigari croccanti ripieni di salmone affumicato, robiola e aneto! Ma il salmone me lo sono già fatto fuori in pausa pranzo…
Ci sarebbe però in frigo quella salsiccetta solitaria avanzata dalla cena della sera prima, in dispensa ci dev’essere ancora una cipollona rossa e anche qualche patata, vuoi vedere che se trovo in internet una foto di come si piegano quei cosini di pasta fillo indiani faccio quelli??
Pronto! Foto trovata, i cosini si chiamano samosa, e anziché friggerli li faccio piastrati in padella che non ho nessuna voglia di friggere che le piastrelle della cucina le ho appena tirate a lucido!
Questa é la fedele cronaca di cosa é successo quel sabato pomeriggio, mentre nella foto vedete il risultato: 12 fagottini buonissimi e scrocchiarelli che sono piaciuti da morire anche a mon amour che é stoicamente scettico con tutto ció che riguarda l’oriente e la cucina… diciamo che qua dell’oriente é rimasta solo la forma (piú o meno), e che il ripieno é più montanaro che indiano, ma non formalizziamoci, adesso che andiamo incontro all'autunno vi invito a provarli 'sti samosa interraziali, vi assicuro che saranno un successone!
P.S. #nontorniamopiu
Ingredienti x 12 samosas1 confezione di pasta fillo in fogli rettangolari (la mia era surgelata)1 salsiccia buona (la mia era di maiale a punta di coltello)2 patate medie1 cipolla rossasale, pepeolio evo quanto bastaolio di semi di arachide (circa mezzo bicchiere)Per prima cosa preparate il ripieno: un giro d’olio extra vergine in una padella antiaderente, la cipolla affettata né troppo sottile né troppo grossa e, quando questa si é ben dorata, aggiungete le patate che avrete pelato, lavato e tagliate a pezzetti piccoli.
Fate cuocere a fuoco medio per 5 minuti abbondanti mescolando spesso, quando saranno rosolate aggiungete un po’ di sale e la salsiccia tolta dal suo budello e sbriciolata con le dita.
Fate cuocere altri 5 minuti buoni, pepate e mettete da qualche parte a raffreddare (e’ importante!).
Quando la farcia sará pronta preparatevi il piano da lavoro: attenzione, é importante, in quanto i fogli di pasta fillo sono sottilissimi e si seccano subitissimo stando all’aria, e rischiate che poi non riuscite piú a lavorarli, quindi é importante che prima di cominciare e aprire la confezione, abbiate tutto pronto davanti a voi.
Sistemate al centro un tagliere che possa sporcarsi di olio senza problemi, (io quelli azzurri di plastica dell’Ikea), da un lato il ripieno e dall’altro il bicchiere con un olio dal sapore neutro con un bel pennello. Abbiate cura di avere anche a portata di mano una placca rivestita di carta da forno dove andrete di volta in volta ad appoggiare i fagottini.
La chiusura dei samosa é particolare ma alla fine molto semplice, fate bene il primo e vedrete che gli altri verranno da soli, siccome spiegarvelo a parole ve lo farebbe sembrare difficilissimo, vi allego la foto che avevo trovato e utilizzato io, cosí é più chiaro, cliccate QUI.
Quando siete pronti prendete un coltello affilato e tenetelo a portata di mano, dopo aver aperto e srotolato la pasta prendete il primo foglio, appoggiatelo sul tagliere e spennellatelo velocemente ma su tutta la superficie con l’olio, poi prendete un secondo foglio, sovrapponetelo e ripetete l’operazione fino ad averne impilati uno sull’altro 4.
Mi raccomando spennellate sempre con l’olio ma senza inondarli….
Questo procedimento é quello che fará diventare croccanti e scrocchiarelli i vostri samosa dopo la cottura; ora con il coltello tagliate i fogli tutti insieme a metá per il lungo, piegate come indicato e ficcate dentro il ripieno con un po’ di delicatezza e vi ritroverete in poche mosse con dei triangoli perfettamente chiusi (se necessario spennellate i bordi alla fine e vedrete che si chiuderanno per forza.
Appoggiateli sulla carta forno e ripetete l’operazione fino a quando avrete terminato tutta la pasta e il ripieno.
Ora scaldate bene una padella antiaderente e NON aggiungete olio perché i fagottini ne hanno giá abbastanza, quando questa e’ calda, cuocetene pochi alla volta facendo un po’ di pressione con una paletta perché si schiaccino un po’ e cuociano bene su entrambi i lati, man mano che sono cotti metteteli su un vassoio.
Sono buonissimi sia caldi che a temperatura ambiente, io li ho accompagnati con dei pomodorini rossi fatti appassire in forno a bassa temperatura per una quarantina di minuti e che poi ho condito solo con poco sale grosso, visto il ripieno saporito e la pasta comunque un po’ “grassa" volevo qualcosa di neutro e che bilanciasse un po’ il tutto.
Birretta ghiacciata e gustate!
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