Febbraio è un mese bizzarro. Dopo settimane di neve e gelo ora si addolcisce regalando giornate tiepide. E così in un sabato di quasi primavera con il sole che abbaglia e rallegra la giornata, vien voglia di uscire e andare nei prati. A Torino i prati sono al Parco Carrara da tutti conosciuto come Parco della Pellerina. Un vasto spazio verde di colline e boschetti di pini e betulle, percorso da sentieri e piste ciclabili, attraversato da un fiume, la Dora Riparia. Sotto il sole nell’aria insolitamente dolce, eravamo in tanti, comprese le anatre i germani le gallinelle d’acqua le folaghe e i gabbiani che popolano i due laghetti artificiali. E le tartarughe acquatiche, centinaia grandi e piccole, si crogiolavano immobili sulle sponde del lago grande.
Poco più in là, in un avvallamento paludoso, si è formato naturalmente in seguito ad un alluvione uno stagno attorniato da canne. Sul sentiero in ombra c’è ancora neve, e l’acqua è parzialmente gelata. Sopra il ghiaccio le folaghe in abito nero camminano adagio, buffe e un pò curve, come vecchine attente a non cadere…