Magazine Diario personale

Quattro amici al bar

Da Astonvilla
QUATTRO AMICI AL BARChi legge da anni le cose,non memorabili sicuramente,che scrivo si ricordera' che ogni tanto tiro fuori il discorso dei "4 amici al bar".
E' una canzone che esprime un concetto che amo da sempre;nulla si perde,tutto prima o poi ritorna e se per mestiere o per diletto sei una persona che vive perennemente a contatto del prossimo le cose che vivi,che dici o che fanno parte del tuo vissuto prima o poi si ripetono in situazioni diverse e con persone diverse.
Il primo caso e' proprio con i miei amici,nel 1982,quasi 30 anni fa,noi allora diciottenni fondammo una squadra di calcio amatoriale appunto l'Aston Villa e fino a 4 anni fa abbiamo giocato una ventina di partite ogni anno,poi gli acciacchi,gli impegni e la vecchiaia ci hanno spinto a smettere,ma da quest'anno ogni 15/20 giorni noi tutti,i vecchi amici,quelli veri,siamo tornati a giocare a calcetto portando anche i figli,che vanno dai 12 ai 18 anni e cosi' dopo la partita ci ritroviamo tutti a mangiare assieme,noi giovani invecchiati e i ragazzi a cui raccontiamo come e cosa eravamo e in cui ci riconosciamo,e' un modo per riprendere la strada,la nostra strada con le nuove generazioni accanto.
Ogni tanto il concetto lo esprimevo anche sui forum,pur con minor convinzione,i vecchi forumandi sono nella maggior parte dei casi spariti e molti,non tutti,di quelli rimasti ripetono all'infinito i 2 concetti che da anni sbandierano come pugili suonati.
Il blog e' anche un modo per rivolgersi a gente nuova,a chi ancora vuole sentire delle storie,a chi ama Cuba e i suoi racconti,e' un modo per continuare....ricominciando.
Ma e' sul lavoro che il concetto dei 4 amici al bar lo sento piu' vero.
I miei vecchi compagni di mille villaggi,quelli del tempo pre Sida,quelli con cui abbiamo scopato le donne di mezzo mondo,spesso senza grossi meriti,oggi hanno preso mille cose,qualcuno non c'e' piu',troppo alcool,troppa droga,qualcuno lo vedo spesso in tv e in teatro quando mi chiama per dirmi che mi lascia i biglietti per il suo spettacolo,qualcun altro fa il produttore televisivo,il mio vecchio capo villaggio,quello a cui devo il mestiere,fa il Nobil Signore gestendo i suoi possedimenti sulla costa ligure e nelle Langhe.....alla fine degli amici al bar davvero sono rimansto solo io che ho fatto un mestiere di cio' che era un divertimento estivo.
Cosi' ogni estate mi ritrovo a lavorare con ragazzi/e fra i 18 e i 26 anni a cui spiegare il bello di questo lavoro,a cui insegnare a stare su un palco,con cui creare il gruppo,in fondo e' come la canzone,mi trovo con dei ragazzini con cui ricominciare la storia di sempre nell'illusione o nella speranza che in fondo non sia passato troppo tempo o che comunque quel tempo non sia passato invano.

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