L’ex presidente del consiglio comunale di Alessandria è stato condannato in primo grado a quattro anni di reclusione e al risarcimento di 850 mila euro per truffa ai danni proprio del comune. Stessa pena per Sergio Cavanna della Vega srl, società novese per cui lavorava l’on. Grassano, oggi tesoriere dei Responsabili. Nel processo l’ente di Palazzo Rosso si era costituito parte civile. Il risarcimento andrà proprio nelle casse del Comune che ne aveva chiesti un milione. L’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni decorrerà solo se e quando la sentenza sarà definitiva.
Scontato il ricorso in appello dell’imputato onorevole, che già durante il processo aveva dimostrato di voler arrivare fino alla “Corte di Strasburgo”, se necessario. Il processo, dunque, continua. Tra 90 giorni si sapranno le motivazioni della condanna: indennizzi gonfiati o lavori “fantasma”?
I primi commenti arrivano dal centrosinustra. Sebbene un uomo sia considerato colpevole solo dopo l’ultimo grado di giudizio, da più parti arriva l’invito alle dimissioni dalla Camera dei Deputati.
