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From Thaigirls.com to Cambogirls.com Strung - Bang Lung - Rattanakiri
RITORNO IN CAMBOGIA
Oggi è stata una giornata movimentata, dopo una gita alle Strung waterfalls mi ritiro al camerino per deliberare il nuovo governo.Cari amici vicini e lontani, terminate le lunghe consultazioni presso la residenza estiva del futuro governo, al momento qui esiliato;
Scolate ventisette birre il qui presente Capo Cetriolo accompagnato dal saggio professor Della Mela hanno deciso di presentarvi in anteprima mondiale,
Il capo del gabinetto On. Bergrillao
Il ministro del tesoro & delle finanze
e il consiglio delle minestre
Ecco belle fatto, ora tutto a posto, chiamatemi pure quando serve un presidente, lo riporto io.Arrisentissi
ULTIMO ATTOStung Treng InfoDista soltanto 50 km dal confine con il Laos e grazie al valico di frontiera questa cittadina sta diventando meta sempre più frequentata dal turismo internazionale. Il varco Laos/Cambogia in ambo le direzioni è effettuato normalmente via fiume a bordo di piccole long tail veloci oppure utilizzando i battelli che scendono e risalgono regolarmente questo tratto di Mekong. In tutta la provincia muoversi via fiume risulta più conveniente poiché le strade sono in pessime condizioni.Stung Treng -Bang Lung km 160 a bordo di un minibus collettivo durata 6 ore. Bang Lung è il capoluogo della sperduta regione di Rattanakiri, caratterizzata da una folta jungla è una delle zone più belle della Cambogia. E' famosa per il Parco Nazionale di Virachey, per le immense foresteabitate da elefanti, le bellissime cascate e il lago vulcanico Boeng Yeak Lom, in futuro queste attrazioni naturali richiameranno certamente sempre più turisti. La quasi totalità degli abitanti è costituita da numerose minoranze etniche, da ricordare che durante la guerra del Vietnam Rattanakiri è stata devastata dai bombardamenti americani, nondimeno con l'avvento al potere dei Khmer Rossi metà della popolazione venne sterminata.Nonostante il disagio del viaggio e il poco tempo a disposizione vale la pena essere qui.Prendo alloggio in questo eco-capanneto che qualcuno definisce resort.Una buona base per esplorare le numerose cascate, il N.P.Virachey e il lago Yeak Loam.CascateQuella più spettacolare è a Cha Ong a circa otto 8 km di Bang Lung, la prerogativa è quella di essere situata nel mezzo di una impenetrabile jungla il cui accesso avviene percorrendo un sentiero appositamente tracciato.L'acqua che alimenta perennemente la cascata scende dalla montagna Eisey Patamak, c'è un passaggio interno dove una volta arrivati nella parte retrostante possiamo ammirarla e perché no fare una doccia fresca. Dalla parte opposta a circa sei km di Bang lung troviamo la cascata di Kachang le cui acque da un' altezza di dodici mt sfociano nel fiume Sre Pok. Il paesaggio è magnifico, nelle giornate calde come oggi possiamo fare il bagno circondati dalla nebbia sprigionata dalla forza della caduta dell'acqua.
Per concludere la giornata dovrei visitare la zona di Ou'Sensranoh dove mi viene indicata la cascata più importante invece preferisco dedicare questo scorcio di giornata a quella di Tuk Chrouu Bram, si rivelerà una buona scelta, sono cascate a livello che degradano sette volte formando altrettanti laghetti balneabili che ricordano molto Erewan in Thailandia.Le distanze da percorrere per visitare questi luoghi sono brevi e si può fare tutto nella stessa giornata.Oggi visiterò il Parco Nazionale di VirachayLa sede centrale del parco si trova a Ban Lung, dove è possibile ricevere info, organizzare le escursioni e dotarsi di una guida ufficiale che ritengo necessaria, talmente necessaria che alcune zone sono ancora inesplorate, si dice che si trovano cascate alte più di cento metri e un gran numero di animali selvatici, grandi mammiferi ed elefanti. La gita risulta più impegnativa poiché occorre spostarsi a una cinquantina di km di Bang Lung, il parco copre una superficie estesa a est fino al Vietnam, a nord fino al Laos e a ovest fino alla Provincia di Stung Treng, in questo lembo di Cambogia la civiltà come dai occidentali intesa è lontana anni luce, per molti versi meglio così.Una valida alternativa sarebbe quella di spostarsi a Ta Veng dove è possibile noleggiare delle long tail per delle escursioni sul fiume Tonlè San, sarà per la prossima volta.Area protetta di Boeng Yeak LomUltima chicca prima di lasciare Rattanakiri, il Lago Yeak Loam.Soltanto a cinque km a sud di Bang Lung, si tratta di un cratere vulcanico di forma circolare del diametro di circa 900 mt che si percorre a piedi sull'argine per circa 2,5 km, è circondato completamente da una fitta jungla che si specchia in limpide acque. Portare il costumino poichè nonostante la profondità il lago è balneabile, oppure immergetevi ignudi tanto non c'è nessuno, le mutande vanno ugualmente bene, ho già collaudato.Per accedere è necessario pagare un ticket a vantaggio della minoranza etnica Tompuon che organizza escursioni e visite guidate, pago volentieri 3 dollari che andranno direttamente per il sostegno della community indigena.Ritorno sui miei passi in direzione poco a sud di Stung Treng per scendere fino a Kratie e come è intuibile necessariamente fino Phnom Penh, via Kampong Cham, sarà l'ultimo tratto in fase di rientro per l'Italia.Sarebbe bello fare questo tragitto via fiume ma oggi il servizio è stato abolito a causa del basso livello delle acque, non ho voglia di sorbirmi altri 150 km con un bus, decido allora di viaggiare comodo e veloce noleggiando un taxi e dopo meno di tre ore di ottima strada appena asfaltata dai cinesini arrivo a meta.Sono a Kratie, una piccola cittadina rurale sulle rive del Mekong conosciuta anche per il passaggio dei delfini di acqua dolce ho il tempo di visitare visitare il Wat Phom Sambok e godere della magnifica vista sulla campagna circostante dalla cima della collina. Ho deciso di albergare su di una piccola isola situata nel mezzo del Mekong nel lato opposto alla città di Kratie.Si tratta di Koh Trong, per arrivarci occorre prendere una specie di traghetto o noleggiare una barchetta al costo di due dollari. Questa isoletta non è altro che un banco di sabbia fuori dal mondo dove la gente è incredibilmente cordiale, impossibile contare i sorrisi e i saluti al grido di hello, è conveniente noleggiare sul posto una bici per fare il giro dell'isola che in questa stagione è caratterizzata da un numero imprecisato di spiagge bianche che crescono con il diminuire del livello delle acque. Da visitare un piccolo ma originale villaggio galleggianteHo soggiornato qui, un postaccio che in futuro potrebbe anche diventare qualche cosa di bello.PostaccioPer adesso suggerisco di guardare alla più modesta Guesthouse.PocomeglioSiamo quasi alla fine ma sono in anticipo di qualche giorno sulla tabella prestabilita cosicché mi avvalgo di una breve ma intensa crociera che in questo periodo è possibile effettuare da Kratie a Phnom Penh, un modo diverso che ritengo renderà meno amaro il rientro a casa.Questo itinerario prevede due notti a bordo per arrivare nel primo pmeriggio del terzo giorno a Phnom Penh, giusto in tempo per unarimpatriata notturna con amici e la partenza con destinazione Italia via Bangkok il giorno successivo.Kratie - Boeng Ket Primo giornoMolo di Kratie, imbarco su questa ferraglia arrugginita e prendo possesso della mia cabina, fortunatamente è dotata di aria condizionata, appunto, giustamente condizionata a quando la barca è in movimento.Rito di benvenuto a bordo a base di un intruglio rosso che non riesco a definire, una specie di bitterino serpentato..Il primo stop avviene a Chhlong, per una memorabile escursione che non avrei mai osato immaginare, il lungo fiume è punteggiato da vecchie case in stile coloniale molte delle quali in rovina. Da visitare la splendida Residenza de Chhlong, un palazzo che è stato prima una prigione khmer, adesso convertito in hotel lussureggiante con vista impagabile sul Mekong.Sarebbe bello fermarsi, peccato sia chiuso per urgenti lavori di restauro.
Continuiamo la navigazione fino al villaggio di Boeng Ket, niente di particolare, un dormitorio, ed è proprio qui che sostiamo per la notte.Boeng Ket - Kampong Cham - Kompong KrabeiSecondo giornoSosta a Han Chey, dove visitiamo il tempio pre-Angkoriano che domina il Mekong. Il Prasat Han Chey sorge su di una collina, una lunga scalinata conduce alla cima dove troviamo un grande monastero, varie pagode e altri templi, il tutto in uno scenario bellissimo non contaminato dalla solita folla di turisti indocinesi. Riprendiamo la navigazione fino a Kompong Cham, da sempre una delle tre città più importanti della Cambogia oggi un po' soppiantata da altre emergenti come Siem Reap e Sihanoukville, visitiamo il mercato, il vicino tempio di Angkor Nokor Bachey e il Ponte di bambù. Il ponte di bambù è un'attrazione situata poco a sud dell'altro ponte tradizionale che attraversa il fiume Mekong. La struttura è stata pensata e costruita per raggiungere l'isola di Koh Paen che si trova al centro del fiume sulle cui sponde possiamo osservare numerosi villaggi interamente montati su palafitte. Siamo ormai a Kompong Krabei dove sostiamo per la seconda notte.Terzo giorno verso Phnom Penh Dopo alcune brevi soste stiamo scivolando adesso verso la capitale dove approdiamo per l'ora di pranzo. Tutto sommato è stato un viaggio di avvicinamento divertente e per me insolito, sbarco e incontro con alcuni amici con i quali mi ero dato appuntamento qui, ritrovo presso il rinomato FCC , ovvero il Ficca Cambodia, un rito per l'ultimo giorno di festa.Solito casino a Phnom Penh, ma devo dire che con tutte le dovute eccezioni è una città che mi piace parecchio, senza dubbio una intopatadegna di ToPa Travel.Adesso una nuova avventura mi aspetta, il Madagascar semplicemente offroad, un ritorno all'antico questa volta accompagnato dal mio acerrimo nemico, l'ill.mo Dott. Mario-lo Sega, tuttologo specializzando nel giochino a quattro mani all'università anormale di Pisorno.
120:14:10:00 THE END
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