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Quattro poesie inedite di Sonia Lambertini

Creato il 23 ottobre 2014 da Criticaimpura @CriticaImpura
Fotografia di Cristina Rizzi Guelfi

Fotografia di Cristina Rizzi Guelfi

Di SONIA LAMBERTINI

*

 

Vorrei dire
a tutti gli umani 
con l’aria importante,
il luccichio nell’occhio
e nei denti in fila, bianchissimi,
con la 24 ore full optional
compreso il pulsante per l’autodistruzione
in caso di occhiata prolungata

che

l’aria sotto terra non c’è
tantomeno gli aggettivi, 
i denti si sa, si perdono
e mal che vada la protesi
viene smarrita dalle pompe funebri
e per quel che riguarda l’autodistruzione
è già cominciata e dura in eterno,
bussa silenziosa a tutte le porte.

 

 *

 

E’ arrivato il giorno storto
dietro la porta, ombre
come vecchi figuranti
tendono la mano
mi muovo, tra fastidiosi ritornelli
e rumori secchi, le ossa
un accenno di swing,
portieri in frac battono il tempo
come insetti avvoltoi
pronti a beccare ciò che resta
nel ricco piatto di avanzi,
ultimo pasto di Dio.

 

*

 

Avete mai giocato sporco
con i morti e le loro teste,
lottato con le unghie e i denti
per la petizione contro
lo sbiancante poco inquinante
e il taglio delle foglie 
con anestesia locale,
con le radici delle parole
macchiate di petrolio
e i fogli di giornale
sotto il braccio,
illusi di far parte
di un’élite di pensiero
dall’impatto devastante
mentre si gioca
alla democrazia universale.

 

*

 

Rubare al vento le parole
scegliere un punto cardinale
a caso, scavare un fossa
a seconda del loro peso
gettarle, senza troppi riguardi,
qualche fiore, se gradite.

 


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