Siddi, 7 marzo 2014 – L’asse sardo-emiliano che coniuga solidarietà e cucina di eccellenza torna in campo per destinare quasi quattromila euro in favore degli alluvionati olbiesi e modenesi. La somma è stata raccolta nel corso di una cena di solidarietà organizzata a Carpi nelle scorse settimane che ha avuto come protagonista Roberto Petza, chef stellato Michelin e Tre Forchette Gambero Rosso. La manifestazione, denominata “Carpiaiuta”, è stata promossa dal Comune di Carpi, dalla Cooperativa Anziani e non solo, dalla Parrocchia di Quartirolo, dalla scuola alberghiera Nazareno e da Radio Bruno.
“L’alluvione che ha colpito la Sardegna lo scorso novembre ci ha colpito in particolar modo e vista l’amicizia che ci lega all’isola ci siamo subito attivati per cercare di dare un sostegno – spiegano Federico Boccaletti, presidente della Cooperativa Anziani e non Solo – nel frattempo purtroppo anche la zona di Carpi ad inizio febbraio è stata colpita dall’esondazione del fiume Secchia e da qui la decisione, condivisa da tutti gli organizzatori di suddividere equamente quanto raccolto. Anche questa volta dobbiamo ringraziare la disponibilità di Roberto Petza, che, come fece con una cena per i “nonni terremotati” in occasione del sisma che aveva devastato l’Emilia qualche anno fa, si è messo subito a disposizione”. Parlare di Roberto Petza non significa solo parlare di alta cucina.
“Questa è solamente l’ultima iniziativa in ordine di tempo che vede impegnato Roberto Petza in eventi legati alla solidarietà – sottolinea Gianfranco Massa, direttore della Fondazione Accademia Casa Puddu – subito dopo l’alluvione sarda lo chef ha promosso l’iniziativa “Serviamo la solidarietà”, invitando i migliori cuochi dell’isola, supportati dalle cantine di eccellenza, a mettere a disposizione il proprio talento per una serie di cene di beneficenza itineranti per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni colpite dall’alluvione”.
La cena realizzata dallo chef di San Gavino per “Carpiaiuta” è stata all’insegna della valorizzazione del territorio e della cucina sarda, con un menù che ha esaltato capacità e fantasia del protagonista. Petza ha stupito proponendo il famosissimo uovo delle nostre galline con crema di patate, carciofi ed acciughe, stinco di maiale sardo cotto a bassa temperatura con salsa alla frutta e carciofi al profumo delle erbe, risotto dei poveri e gelato di casa allo zafferano di San Gavino con pasta croccante, miele cotto e gateau. Ad esaltare i sapori delle portate i vini della Cantina Pala (Cagliari) e in chiusura il Filu ‘e ferru Rau.