Più di un anno dopo ricomincia a camminare… Con un terribile busto che dovrà portare a vita. Ha mille dolori che non la lasceranno più in pace, ma ha anche molto da fare… Innanzitutto si iscrive al partito comunista e si occupa subito di ciò che più le sta a cuore, l’emancipazione delle donne,… Poi si unisce ad un gruppo di artisti e di intellettuali che sostengono il ” Rinascimento Messicano” l’ arte, indipendente, tutta espressione popolare e “pittura murale… ” C’è da raccontare la Storia del Messico anche alla massa analfabeta …E poi naturalmente va a cercare, con i suoi piccoli autoritratti sotto il braccio, il più grande fra i pittori dei “Murales”… Diego Rivera, che a poco più di 40 anni è già una leggenda…Una pittura tutta sociale la sua, in cui per la prima volta c’è la storia degli umili, degli sconfitti, dei reietti,… Grandi affreschi storici del Messico, nell’Eden prima della “Conquista” e poi la schiavitù, degli Indios prima e dei campesinos dopo… Sino alla riscossa nell’apparire delle bandiere rosse e dei ritratti di Marx e Lenin nel Palazzo del Governo. Una storia narrata con toni ora epici ora lirici, ma sempre realisti, commossi e partecipati…
Non è così la pittura di Frieda, più drammatica, più onirica, spesso simbolista… anche se i presupposti sono simili a quelli di Diego… soprattutto quell’amore sconfinato per il Messico e per le tradizioni che si intrecciano e si confondono…
L’anno dopo nel 1929 Frida e Diego si sposano… Lei nonostante le sue menomazioni fisiche e la gamba più corta è molto bella, lui è grasso e ha venti anni di più, ma le donne sono ai suoi piedi… Si innamora di Frida ma la comincia a tradire, ancor prima di sposarla… Un matrimonio che durerà 25 anni… Qualche giorno prima di morire Frida compra per il marito il regalo per le nozze d’argento… Ma in mezzo c’è di tutto… Liti, separazioni, tradimenti, divorzi… Lei è una donna emancipata…e accetta molte cose… In fondo soffre molto di più perché non riesce ad avere figli piuttosto che per i tradimenti del marito… Stanno tre anni negli Stati Uniti dove si sono innamorati della pittura di Diego, ma lei non è felice … Torneranno a precipizio e senza una lira in Messico quando distruggeranno il Murale del Rockfeller Center da dove lui si era rifiutato di togliere l’immagine di Lenin. Ma intanto Diego ha introdotto Frida negli ambienti più selettivi e più intellettuali… Nella “Casa Azul” dove ora c’è il Museo, al pianterreno c’era un tempo il living room dove negli anni si erano alternati e ritrovati visitatori come Sergei Eisenstein, Nelson Rockefeller, George Gershwin, e attrici famose come Dolores del Río e María Félix… Lei, tradita senza scrupoli da Diego, che era diventato l’amante di sua sorella…Non avrà scrupoli a trovare in mezzo agli ospiti famosi i suoi amanti o le sue amanti…Del resto, se sono donne, Diego nemmeno si arrabbia… A Dolores Del Rio, Frida dedica il quadro “Due nudi della Foresta” e il ritratto di Maria Felix lo appende sopra il suo letto…
Nel gennaio del 1937, Lev Trotsky e sua moglie arrivarono in Messico. Diego aveva fatto fuoco e fiamme perché il grande esule avesse un po’ di pace… Anche Frida farà la sua parte … Avrà con Trotsky una breve ma intensa relazione segreta. Parlavano in inglese per non farsi capire dalla moglie di lui e si scambiavano i bigliettini dentro le pagine dei libri.Poi per un po’ di tempo Frida preferisce lasciare il Messico…A Parigi nel 1938 diventa l’amante di Breton che l’ama forse per il surrealismo che vede nella sua pittura.. nonostante Frieda non si senta surrealista o almeno la sua è l’ idea di un surrealismo giocoso… Spesso diceva ridendo e prendendosi gioco delle strane figure o degli strani oggetti che popolavano i suoi quadri ” Il surrealismo é la magica sorpresa di trovare un leone nell’armadio, dove eri sicuro di trovare le camicie ” Ma a Parigi c’è soprattutto la sua consacrazione… Prima ancora che la riconoscano in Messico, dove a lungo viene considerata poco più di un’ appendice del grande Rivera… ”Kandiskij fu così commosso dai quadri di Frida che, davanti a tutti, la sollevò tra le braccia e la baciò su entrambe le guance e sulla fronte mentre lacrime di schietta emozione gli scorrevano lungo il viso. Persino Picasso, il più difficile dei difficili, cantò le lodi delle qualità artistiche e personali di Frida. Dal momento del loro incontro fino al suo ritorno a casa, Picasso rimase sotto l’incantesimo di Frida.”
La rottura con Diego che sembra definitiva avverrà nel 1939 con il divorzio, E’ appena tornata dalla Francia e ora anche in Messico cominciano a ri – conoscere i suoi quadri … Fa effetto quel malinconico doppio di se stessa abbandonata ne “Le due Fride”, che dipinge subito dopo la separazione…Dal 1926 quando dipinse il primo autoritratto riflessa nello specchio del suo letto a baldacchino, il tema del suo sdoppiamento, anche onirico, torna spesso, si ha come l’impressione che questo doppio riguardi anche la sua natura. Ogni tanto, fin da ragazza, amava vestirsi con abiti da uomo e i capelli corti. C’e persino una foto in cui è ritratta in giacca e capelli indietro con tutta la famiglia e un “Autoritratto con i capelli tagliati”del 1940. Ma questo è solo l’ aspetto più autobiografico della sua pittura… Il suo immaginario deriva dal Messico indigeno precolombiano che si mischia alle esperienze spagnole … esperienze e sentimenti di cui prima ancora dei quadri lei riveste se stessa… I grandi orecchini, il rossetto rosso fuoco, le gonne da contadina, dai colori caldi. Tutto poi va a trasferirsi nei quadri… Lei diventa ipnotica e sensuale, col viso metà indio, i capelli capelli neri come l’inchiostro e le sopracciglia folte, “le sue due ali nere”, come lei stessa le definì. Con lei o senza di lei la pittura si riempie del paesaggio messicano in una visione naif che spesso ricorda il “Douanier ” nella ricchezza dei simboli… Nel fiorire del cactus, nelle aggrovigliate piante della giungla dove appaiono le scimmie, i cani itzcuintli, i cervi e i pappagalli… Quando dipinge nei paesi li riempie di immagini votive popolari, raffigurazioni di martiri e santi cristiani, tutti i miti ancorati nella fede del popolo…
Il divorzio con Rivera non durerà a lungo… Si risposano solo un anno dopo… Sono una coppia impossibile che non riesce a fare a meno l’uno dell’altro…. Diego le è vicino anche perché la salute di Frida peggiora di giorno in giorno e ai terribili dolori alla schiena nessuno sa dare medicine adeguate che non siano alcool e droghe…
Lei riuscirà a vivere ancora per vedere la prima grande mostra per lei che faranno in Messico nel 1953… Lui la costringe a partecipare trasportandole il letto a baldacchino… Stordita dagli antidolorifici lei a letto, beve e canta con il pubblico… L’anno dopo si ammala di polmonite. Durante la convalescenza va a una dimostrazione contro l’intervento statunitense in Guatemala, reggendo un cartello con il simbolo della colomba che reca un messaggio di pace. Pochi giorni dopo muore, ma nel suo ultimo quadro fatto di rossi cocomeri, su uno di esso aveva scritto “Viva la vita”
Un piatto fortemente messicano per Frida, dove forte si sente il sapore dei peperoni, arrivati sino a noi da lontane civiltà…FAJITAS CON POLLO
INGREDIENTI per 4 persone: 4 tortillas di farina, 3 cucchiai di olio di oliva extra vergine, 2 cucchiai di miele, 2 spicchi di aglio, 2 cucchiai di erba cipollina, 1 cucchiaino di peperoncino, 4 petti di pollo, 2 peperoni di media grandezza, sale e pepe a piacere
PREPARAZIONE: Preparate una marinata mischiando in un piatto fondo il miele, l’olio, l’erba cipollina, lasciandone per la decorazione u1/2 cucchiaio, il sale, il pepe, gli spicchi di aglio affettati e il peperoncino tritato. Tagliate i petti di pollo a pezzetti e metteteli a prendere sapore nella marinata, ricoprite il piatto con pellicola trasparente e fate riposare per almeno un’ora. Nel frattempo arrostite i peperoni,spellateli, togliete i semi, tagliateli a strisce e metteteli da parte. In una padella antiaderente,precedentemente scaldata a fiamma viva mettte a cuocere il pollo ancora imbevuto di una parte della marinata e appena è leggermente dorato aggiungete i peperoni e fate cuocere per un paio di minuti. Nel frattempo in una padella a parte appena imbevuta di olio fate cuocere per un minuto complessivo le dortillas da entrambe le parti. Poggiatele sul piatto di portat , copritele con il pollo e i peperoni, arrotolatele, cospargetele della restante erba cipollina e servitele.