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Queens Popolare ed Italia a confronto

Creato il 28 aprile 2012 da Wally26

Dal blog di Alain De Carolis

Queens Popolare ed Italia a confronto

Stasera ero a Kew Gardens, un quartiere popolare del Queens.

Vi dovete immaginare una zona grigia, diciamo anche abbastanza povera*. Ho preso una pizzetta al taglio in un posto incasinato. Dentro nessun cliente oltre a me, gli sgabelli rattoppati col nastro adesivo, sulle pareti dipinti paesaggi costieri Italiani. Forse la Amalfi? Oppure la Liguria? Difficile dire quali fossero le intenzioni di chi li dipinse 20 o 30 anni fa. Dalla parte opposta un orologio omaggio di un qualche prodotto da cucina con “Buone Feste” scritto sul quadrante. I negozi circostanti pieni di cose vecchie e polverose, le scatole della merce esposta nelle vetrine sbiadita dal tempo e dal sole. Un barbiere con dentro l’arredamento e la poltrona (vuota) anni ’70, un bancomat talmente vecchio e sporco che non ho avuto il coraggio di utilizzarlo, un negozio di bigiotteria di un kitsch esagerato che condivide il locale con un Western Union Money Transfer. I grattacieli sono talmente lontani che ci si dimentica della loro esistenza. E’ la New York di cui non è facile riuscire ad essere orgogliosi. La New York dormitorio, quella in cui se per sbaglio arrivasse un turista sarebbero i locali a fargli le foto.

Eppure è sempre New York: prendendo la metro dalla 51esima strada – proprio sotto il Citigroup Centerci arrivi comodamente in 30 minuti esatti. I treni passano giorno e notte 365 giorni l’anno uno dietro l’altro. Uno che abita a Kew Garden può tranquillamente vivere senza automobile e recarsi a lavorare a Manhattan senza problemi. Lo fanno milioni di persone. 5 milioni al giorno, per la precisione.

La paga minima nello Stato di New York, quella sotto la quale è illegale scendere, è di $7.25 all’ora. E’ difficile trovare un lavoro che paghi il minimo. E’ più realistico considerare un 10 dollari all’ora, se non 15. Per  fare il ragionamento che sto per fare consideriamo una media (bassa per NYC) di $12 orari. Ebbene, immaginiamo una coppia composta da due persone semplici, due proletari al primo impiego che si trovano un lavoro qualsiasi. Non dico una professione come quella del Barman o del Cameriere che potrebbe essere incredibilmente remunerativa, mi riferisco proprio uno di quei lavori in cui non sono richieste particolari doti o abilità.

Quanto si guadagna? $12 * 8 ore al giorno * 20 giorni = $1,92o al mese che in due sono $3,840.

Tutto questo senza considerare straordinari, bonus o magari un lavoretto extra da fare nel weekend. Il minimo del minimo a NYC sono $3,840 al mese per una coppia appena sposata che si accontenta di qualsiasi cosa. Bene, ma l’affitto? Un bilocale più che dignitoso a Kew Gardens costa circa $1200 dollari al mese ma cercando bene si può arrivare a spendere anche 1000. Tolte le tasse rimarrebbero dai $2000 ai $2500 al mese per vivere in due cosa che è abbastanza agevole se si vive senza automobile e non si mangia fuori troppo spesso.

Di questi lavoretti senza pretese è piena l’America. Si la recessione, la crisi, Wall Street… tutto quel che volete eppure io sono convinto che chiunque possa trovare un lavoretto da 10-15 dollari all’ora senza troppa fatica. Di sicuro è cento volte più facile che trovarlo in Italia!

Concludo: avete capito come da noi quattro trentenni su dieci vivono ancora coi genitori mentre da queste parti a vent’anni sono già tutti autonomi ed indipendenti? Non c’entrano i bamboccioni, non c’entra la psicologia, non c’entrano le mamme, non c’entra un cazzo di niente: il motivo è solo ed esclusivamente economico. Il modello sociale Italiano ha fallito e una intera generazione è stata cancellata. Le conseguenze di tutto ciò saranno imprevedibili. Forse irreparabili.

P.S. So che arriverà qualcuno a menarla col pippone della Sanità Privata. La risposta è composta da una parola sola: Canada

*Correzione: ci sono anche belle zone e belle casette in stile Tudor a Kew Gardens ed e’ anche pituttosto ‘verde’. Dipende dalle zone; alle volte basta spostarsi di pochi “blocks” e la situazione cambia completamente


Filed under: Economia, Lavoro, New York, Politica Italiana

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