3, 4 e 5 giugno 2011
Nuovo Cinema Aquila, via l’Aquila 68, quartiere Pigneto, Roma
Giunta alla seconda edizione dopo il successo del 2010, Queering Roma è la festa del cinema LesboGayBisexTransQueer organizzata nella Capitale dall’associazione Armilla, grazie al sostegnodella Regione Lazio e della Provincia di Roma e con il patrocinio di Roma Capitale. L’edizione 2011 della manifestazione è inserita nel calendario degli eventi del Roma Europride 2011 e si avvale del supporto del Comitato organizzatore (Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, Arcigay Nazionale, MIT – Movimento Identità Transessuale, Agedo e Famiglie Arcobaleno).
Queering Roma è realizzato in collaborazione con il Festival Da Sodoma a Hollywood di Torino, il Museo Nazionale del Cinema, Divergenti Festival Internazionale di Cinema Trans e Some Prefer CakeLesbian Film Festival di Bologna.
CINEMA. La seconda edizione di Queering Roma si svolgerà dal 3 al 5 giugno, nel quartiere Pigneto, presso il Nuovo Cinema Aquila. Verranno proposti al pubblico lungometraggi, corti e documentari, provenienti dai festival Da Sodoma a Hollywood, Divergenti e Some Prefer Cake.
Tre i giorni di proiezione. 34 le pellicole presentate, provenienti da Cina, Australia, Filippine, Usa, Corea del Sud, Spagna, Cile, Germania, Gran Bretagna, Polonia, Argentina, Italia, Brasile, Danimarca, Sudafrica, Francia, Algeria. Tutti film mai visti finora a Roma, proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano. La seconda edizione della Festa è, insomma, ancora più ricca e internazionale della precedente.
Dal punto di vista tematico, Queering Roma rappresenta uno spaccato della cultura LGBTQ di oggi, con problematiche e contraddizioni, sentimenti e passioni che le condizioni e le storie di vita di omosessuali e trans portano con sé. I percorsi di ricerca e definizione di un’identità sono costellati da dolorosi momenti di passaggio (Dear Dad Love Maria – venerdì 3), scontri con la famiglia di origine (Gun Hill Road – domenica 5), voglia di avere un figlio e limiti e possibilità di essere famiglia oltre gli schemi (Senza Fine – domenica 5), improbabili fughe dalla realtà (Drool – domenica 5), segreti più o meno nascosti (Nebenan – domenica 5), migrazione e precarietà esistenziale (Quelque jours de repit – domenica 5), attrazione sessuale oltre i confini dell’amicizia (Pod Bluzka – sabato 4), passione e tenerezza (Wu Yan Hua, Mi Le Guo e We Once Were Tide – sabato 4), prostituzione (Remember Me in Red – venerdì 4 e Die Jungs Vom Bahnhof Zoo – domenica 5), conseguenze dell’omofobia sull’amore (Holding Hands – venerdì 3).
Tra i fili conduttori della manifestazione, inoltre, la necessità e la meraviglia della trasformazione, in particolare nel percorso esistenziale delle persone transgender.
I film in programma riescono a smascherare gli stereotipi dominanti e i pregiudizi, mettendo in luce le ipocrite forme di discriminazione ma anche mostrando i difficili percorsi intrapresi da gay, lesbiche e transessuali per l’affermazione dei propri diritti.
A questo proposito, è significativa la proiezione di Stonewall Uprising (sabato 4): un’emozionante e coinvolgente ricostruzione documentaria, con materiali inediti, della celebre notte del 28 giugno 1968, quando l’ennesima irruzione della polizia in un locale gay newyorkese provocò la rivolta degli avventori, dando origine al moderno movimento di liberazione omosessuale. Una proiezione ancor più significativa, vista la ricorrenza dell’Europride romano.
La proposta artistica della Festa del Cinema LGBTQ di Roma ci porta al centro delle vite delle persone LGBTQ dando allo spettatore la possibilità di conoscere storie spesso assenti dai palinsesti culturali dominanti. Racconti di vita a volte sconosciuti agli stessi omosessuali, perché lontani dal punto di vista geografico e temporale. Tra questi, Cai Hong Shang Hai (venerdì 3) propone una ricognizione del mondo omosessuale di Shangai e testimonia l’apertura semi-ufficiale del regime cinese alle battaglie sui diritti civili della comunità LGBTQ. Un amore clandestino che dura trent’anni, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, è la nota di fondo dell’epopea romantica di due uomini filippini in Muli (sabato 4), pellicola che ricorda il sentimento oltre il tempo di Brokeback Mountain.
Viene raccontata la storia di Chastity/Chad Bono, figlio della cantante Cher e di Sonny Bono, nel documentario Becoming Chaz (venerdì 3): parabola della transizione da un corpo femminile a uno maschile, all’ombra di una madre icona gay e facendo i conti con il morboso assedio dei media statunitensi.
Tra i ritratti, si distingue anche quello di Zanele Muholi, agguerrita fotografa lesbica attiva all’interno della comunità LGBTQ sudafricana (Difficult Love – domenica 5), mescolando poesia e impegno politico.
L’Italia viene ben rappresentata dal nuovo lungometraggio di Roberto Cuzzillo (Camminando Verso – sabato 4), che torna a conquistare il grande schermo dopo il suo esordio con Senza Fine (in cartellone domenica 5), e da 365 without 377 di Adele Tulli (sabato 4), un reportage prodotto da Ivan Cotroneo sulla cancellazione dal codice penale indiano di una legge omofoba datata 1860, retaggio coloniale della dominazione inglese. Ancora un documentario Made in Italy, quello di Roco Bernini e Alessandro Golinelli sulla pena capitale contro gli omosessuali in Iran, con impressionanti immagini di esecuzioni e torture (Angels on Death Row. The Ebrahim Hamidi’s Case – sabato 4). Sullo schermo, inoltre, Enzo Facente porta una piccola grande “contro-storia” di Torino, attraverso il confronto tra due generazioni e due modi diversi di esibirsi nei locali gay, dagli spettacoli en travesti degli anni Settanta, alle drag queen di oggi (Augusta – domenica 5).
La lotta contro il bullismo nelle scuole è il messaggio di fondo dell’inglese Fit (venerdì 3), pellicola prodotta dall’organizzazione Stonewall per l’uguaglianza dei diritti dei gay: è una sorta di Glee proletario e pedagogico volto a indagare la stagione dell’adolescenza, con protagonisti sei teenager che frequentano una scuola di danza.
Il coming out vissuto come momento di liberazione e gioia diventa la trama sonora e vocale di un musical da ascoltare a tutto volume (Que el mundo sepa de mì – sabato 4).
Quasi una rassegna nella rassegna, una serie di pellicole hanno come fondale ed espediente narrativo comune il bagno: luogo in cui si affermano le regole sociali del lavarsi (Mok-yok – venerdì 3), luogo di incontri occasionali attraverso cui sperimentare una sessualità in fieri (Sa-rang-eun Back-do-cee – sabato 4), luogo in cui sussurrare confessioni adolescenziali di un’originale filosofia del boudoir, candida e diretta (XY Anatomy of a Boy – domenica 5).
Tra le curiosità, anche un bacio tra i più lunghi della storia del cinema: è quello che si scambiano le due donne protagoniste di Elena Undone (venerdì 3).
ALTRE INIZIATIVE. Giovedì 2 giugno, per tagliare il nastro di Queering Roma 2011, a partire dalle ore 20 appuntamento per l’aperitivo inaugurale sulla terrazza di Angelina a Testaccio, in via Galvani 24/a, il ristorante dove da tre anni si svolge l’aperitivo lgbtq più frequentato della Capitale. Sul dorso del celebre Monte dei Cocci, monumento storico e non convenzionale della Città Eterna, sarà possibile incontrare i protagonisti e gli amici della Festa del Cinema Queer e celebrare con loro questa nuova edizione.
L’IDEA DELLA MANIFESTAZIONE. Queering Roma é il punto di approdo di un percorso iniziato dall’Associazione Armilla nel 2007, quando fu chiamata ad organizzare una rassegna cinematografica a tematica LGBTQ all’interno del Gay Village, uno degli appuntamenti dell’Estate romana.
Il programma fu concepito come una selezione di pellicole dedicate a questi temi, provenienti dai più importanti festival italiani di genere: Da Sodoma a Hollywood di Torino, Festival Mix di Milano, Gender Bender di Bologna. Dopo il successo della prima edizione, la rassegna è stata proposta l’anno successivo e, a partire dallo scorso anno, si è trasformata in Queering Roma, Festa del cinema LGBTQ della Capitale.
IL LUOGO – IL PIGNETO. Set di storici capolavori cinematografici come Roma Città Aperta di Roberto Rossellini e Accattone di Pier Paolo Pasolini, Queering Roma si svolge per il secondo anno consecutivo al Pigneto, uno dei quartieri più multietnici della Capitale, effervescente incubatore artistico, tappa immancabile della nightlife romana più alternativa.
Le proiezioni si terranno al Nuovo Cinema Aquila, una sala cinematografica della fine degli anni Quaranta sottratta alla criminalità organizzata e oggi tornata al suo splendore grazie a un recente restauro, tanto da diventare uno dei poli di attrazione del quartiere.
L’ASSOCIAZIONE ARMILLA. La passione per il cinema ha caratterizzato la produzione di eventi e progetti di Armilla: dalle iniziali collaborazioni con la storica rassegna di Massenzio a Un’emozione continuamente interrotta che ha coinvolto il genio di Peter Greenaway, dalla mostra fotografica La Roma di Moretti alla proiezione sotto il Colosseo del Napoleon di Abel Gance, con una platea di 5 mila persone. Ultima delle realizzazioni dell’associazione, la fortunata rassegna Queering Roma.
INFO
www.queeringroma.it - [email protected] – 06.70399408
BIGLIETTI
1 ingresso 6 euro – 3 ingressi a spettacoli diversi 15 euro.
(I biglietti saranno in vendita a partire da martedì 31 maggio presso il Cinema Aquila)