Magazine Maternità

Quegli esserini tanto carini…

Da Robedamamma @robedamamma

Loro sono piccoli e tanto vivaci. Amano viaggiare in famiglia e “viaggiare” da un membro all’altro della stessa famiglia. Sono dotati di piccole e dolci zampette con le quali ti si avvinghiano a cozza e non te se mollano manco con i bombardamenti. Vivono in media una trentina di giorni durante i quali il loro nucleo familiare può sfiorare i 300 membri. Tutti quanti allegri, zompettanti e con una voglia pazza di riprodursi.

Difficile scordarsi di loro, che sanno, come dire, rimanerti bene in testa.

Di chi stiamo parlando?

Andiamo mamme, aprite gli occhi, un urrà per i… PIDOCCHI!!

E allora no? Ma che ce li facevamo mancare alla scuola di Paesello? Perdiamine, non abbiamo le insegnanti, non abbiamo i pennarelli, manca pure la carta igienica, ma almeno loro dovevamo averli!

E così, dopo aver ospitato una sessione di malattie esantematiche fuori stagione (alcune delle quali a me completamente ignote) e aver accolto, alimentato e diffuso le più varie forme influenzali conosciute, e non, da oggi c’abbiamo anche la pediculosi.

E per una marmocchia che è stata pelata per oltre tre anni, e che solo ora finalmente inizia a sfoggiare una chioma degna di questo nome, alla Branduardi sì, ma pur sempre una chioma, il minimo è vantare il pieno diritto di essere inserita nella top ten delle mete turistiche dei giovani pidocchi. Sapete com’è, ci teniamo!

E comunque, a detta della maestra, non sembrerebbe poi nemmeno tanto grave. Se non che noi mamme 2.0 c’abbiamo il tremendo vizio di cercare in internet tutto ciò che la gente volutamente evita di dirci.

Ecco, volevo confermarvi che era meglio evitare di indagare. Ma poiché ormai l’ho fatto, sento l’obbligo morale di condividere con voi:

• che esistono diversi siti internet che trattano l’argomento, nessuno dei quali, ahimè, sa indicare un sistema preventivo davvero sicuro al cento per cento. Tra questi, peró, pidocchionline.it vince di certo il premio per l’originalità. Cioè, dà l’idea che dall’altra parte ci sia un consulente pidocchio pronto a risolvere i tuoi dubbi online. Una menzione speciale a ilpidocchio.it, una sorta di pidocchipedia per sapere tutto sui nostri piccoli amici, con tanto di giochi online e video interviste (ecco, ho evitato di appurare chi fossero gli intervistati).

• che in tema di pidocchi OPS non è solo un’esclamazione a coprire la più sincera “oh-porca-di-quella-pupazza”, bensì l’Osservatorio Parassitosi Scolastiche creato dalla Asl di Bari.

• che le pidocchiesse sono fisicamente più grandi dei loro compagni maschi. Che nelle 24 ore successive all’accoppiamento possono deporre fino a dieci uova (in casi rari e se è la tua giornata fortunata arrivano anche fino a venti) e che dopo un mese schiattano lasciando dai 60 ai 300 figlioletti pronti ad accoppiarsi e procreare

• che esiste in commercio un.. aspiratore di pidocchi. Che è fatto come una vera e propria mini aspirapolvere. E che la Marmocchia l’adorerebbe

• che i pidocchi non saltano e non volano. Loro… zampettano

• che se una pidocchio family s’insidia in casa tua, non devi temere, niente panico, è tutto molto semplice. Basta dotarsi di lanciafiamme e incenerire tutto quello che è venuto a contatto col portatore sano di pidocchi nei due giorni precedenti l’infestazione. In
Alternativa puoi cambiare casa, vita, identità

• che tutto quello che non può essere incenerito può comodamente essere chiuso ermeticamente in una busta di plastica per dieci giorni e poi, voilà, non dovrete fare altro che rimuovere i cadaveri e il gioco è fatto.

Ma l’aneddoto degli aneddoti viene direttamente da Nonna Tesoro. Ex maestra elementare, mia madre può vantare nel suo ricco curriculum l’aver incollato su un pezzetto di scotch un giovane esemplare di pidocchio per mostrarlo alla mamma di un suo alunno, la quale sosteneva bellamente che il suo marmocchio mai e poi mai potesse essere stato colpito da pediculosi. E vi risparmio i dettagli del racconto.

E allora noi ci stiamo preparando eh, perché siamo gente per bene e in casa nostra l’ospite è sacro. E se ci toccherà … forse stavolta abdicherò sul serio.

Nel frattempo, non so voi, ma io ho la sensazione che mi pruda un po’ dovunque sin dall’inizio di questo post!


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