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Quei 3 centimetri di troppo…

Creato il 30 gennaio 2014 da Barbara

Quando vedo queste cose rimango un po’ perplessa…

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Io comprendo benissimo che in alcune occasioni l’apparenza conta, che so… un meeting importante, una serata di gala, (ammesso che esistano ancora) un book fotografico autopromozionale, cose di questo genere insomma, ma… come nel caso del push up o di quei fantastici leggins imbottiti di silicone che alzano le chiappe, se l’obbiettivo è piacere, conquistare o sedurre, penso che questo non sia il metodo migliore.

Mi viene in mente un fumetto visto tempo fa in cui una bellissima “lei” di fronte alla sua ultima e sudata conquista, inizia a sfilarsi i vestiti, il push up, la guaina contenitiva, fino a togliersi persino la parrucca, la gamba di legno e l’occhio di vetro e, con i seni penzolanti, la cellulite che fa la hola e le parti mancanti esordisce con un mielosissimo: “eccomi caro sono pronta!”. Lo sguardo di lui ve lo lascio immaginare.

Questo naturalmente e’ un estremismo ma resto dell’idea che questi artifizi alla fine ci si rivoltino contro suscitando, nel migliore dei casi, un atroce delusione nel partner.
Tutto “lavoro” sprecato in pochi minuti a meno che naturalmente non troviate qualche scusa molto creativa per rimanere “vestite”, in tutta onesta’ non me ne viene in mente una sensata, che non sia l’appartenenza ad un culto alieno che proibisce il nudo integrale o una forma di allergia al contatto col sudore altrui…

Scuse che comunque non garantiranno “un secondo appuntamento” ed in ogni caso, come pensate di farlo avvolte in una guaina?
Vorrete mica rovinarla (con quello che costa) forandola?

Ma sorvoliamo per un attimo dalla sfera prettamente “sessuale”; prima o poi un costume dovrete pur metterlo a meno che, anche in questo caso, non raccontiate di essere state morse da un vampiro o di aver sviluppato una forma di fotofobia devastante che vi procurerebbe bolle verdi su tutto il corpo e naturalmente, siate disposte a soffrire temperature al limite dell’evaporazione con conseguente consumo di almeno un litro di buon deodorante al giorno.

Uhm… Questi sono i “contro”, io seppur con tanta immaginazione di “pro” non riesco a vederne ma probabilmente sarà perché non concepisco il voler apparire e l’illusione della perfezione, (detto fra noi poi questa nella maggior parte dei casi non si ottiene comunque) preferisco di gran lunga farmi un’ora di ciclette al giorno per cercare di rendere reale e tangibile ciò che sulla spiaggia sarà in bella mostra e che il mio uomo potrà toccare con mano senza brutte sorprese.

Sembra comunque che questi prodotti vadano a ruba quindi se qualcuno vuol provare a darmi un buon motivo per acquistarli ben venga, non cambierò idea ma magari non scoppierò più a ridere quando nei miei peregrinaggi nei negozi di biancheria intima (l’adoro) vedrò donne cercare di infilarsi in questi moderni strumenti di tortura immaginando la scena del fumetto sopra descritto.

Siate vere e reali, imparate a piacervi come siete e se proprio volete migliorarvi investite i vostri soldi in un bel paio di scarpe da running o in un bel corso di danza moderna, vi divertirete di più e i risultati saranno decisamente più soddisfacenti.


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