Non toccate le nostre donne. Ci pensiamo noi così come alle vostre. Potrebbe essere lo slogan italiano del momento.
Una giovane rumena picchiata in una stazione metropolitana da un uomo. Alcuni presenti (quelli che hanno omesso il soccorso alla vittima?) giustificano e dicono che è stata lei a provocarla. Ho esaminato il fotogramma e non mi sembra così, anzi. Guardate qua:
Tra i due c’è un diverbio. Si insultano, contraccambiano.
Poi lui la sputa in faccia. Lei gli da un colpo di borsetta per legittima difesa:
Lui la spintona e continua ad insultarla.
Lei lo insulta a parole.
E lui le sferra un pugno.
Riprende la sua roba e se ne va come se nulla fosse. Lei è a terra mezza morta e i passanti sono indifferenti. La donna è in coma in condizioni disperate.
Bene. Gli italiani sono capaci anche a questo. Negare l’evidenza quando la vittima è straniera, perfino quando si tratta di una donna. Parlare di colpi involontari, di calci e pugni inesistenti, giustificare un gesto così orribile.
Poi si sa, per gli italiani le donne provocano sempre.
-Provocano con l’abbigliamento succinto,
-Provocano se escono la sera e bevono,
-Provocano per legittima difesa (perchè le donne devono stare al loro posto)
Provocano per il fatto di essere donne (ancora peggio se non sono italiane).
Quello che mi chiedo è quale fosse stata la reazione degli italiani se la vittima fosse un’italiana picchiata da un rumeno.
Sicuramente tutti i presenti avrebbero urlato al linciaggio pubblico perchè si sa che la roba loro non si tocca. Non in quanto donna. Infatti questa è una donna, eppure a detta di molti avrebbe provocato. Le donne che ogni giorno vengono stuprate da italiani sono altrettanto donne, eppure a detta di molti provocano.
Qui gli unici intoccabili sono gli uomini italiani, quei bravi ragazzi. Gli stessi bravi ragazzi che non ci pensano due volte a mandare una donna quasi all’altro mondo. Gli stessi pronti a dire che le donne sono il sesso debole, ma solo quando gli conviene.
Per pestarci siamo forti. Povero ragazzo italiano, gli ha fatto talmente male che è risucito a camminare, correre via senza nemmeno un graffio.
C’è qualcosa che non va se nonostante l’evidenza c’è qualcuno pronto ad accusare una persona in quanto donna e in quanto straniera. Intanto è sempre la stessa musica.
Oggi repubblica sforna pure un articolo in cui ci comunica cosa avviene nello stesso contesto: Donne, l’Italia delle discriminazioni
siamo al 74esimo posto su 134 Paesi. Tutta questa discriminazione a danni delle donne non a caso si presenta nello stesso contesto dove si consumano le violenze più efferate davanti all’indifferenza della gente, disposta a difendere sempre il maschio.