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Quei dannatissimi tre anni

Creato il 08 dicembre 2011 da Spaceoddity
Questo è il post che forse alcuni dei miei più importanti amici si aspettavano da tempo. Quello che io stesso non avrei pensato di dover scrivere all'improvviso, ma eccomi.
Io che ho maledetto ogni singolo momento del mio dottorato, io che ho rischiato di perdermi, e se non l'ho fatto, senza alcuna modestia, sono stato davvero bravo, o fortunato, io che ho provato un salvifico senso di liberazione al termine di quei dannatissimi tre anni, nelle ultime due settimane, o forse nell'ultima, sono stato costretto a rivedere tutto. Tutto.
Non rinnego una sillaba della rabbia che mi provoca l'ignoranza che si impartisce all'università, né il fatto che io ne sono l'esito, e certo non il migliore. Solo che all'improvviso ho ritrovato il filo del discorso, per una serie di fortunate coincidenze. Un amico e l'amore che ci ha messo, la sua dedizione; libri trovati per caso sul cammino; nuovi incarichi, nuovi lavori. Tutto insieme. E ho capito che tutto ricomincia da me.
Quei dannatissimi tre anni (e mezzo) sono stati per molti aspetti un orrore, gli ultimi due in particolare. Eppure, riparto da lì. Riparto da una persona speciale, che di recente ho un po' trascurato, ma che è stata fondamentale per me e che ha contribuito a legarmi alla mia Berlino. Riparto dal mio Properzio, da "Massimo" e dal mio Properzio. Riparto da questo momento, in cui ho capito che tutto il mio vissuto e i progetti a cui mi do e mi sono dato interamente, e quei dannatissimi tre anni in particolare, sono stati fondamentali. Riparto da tutto quello che ho attraversato e che è un mondo intero.
Ciascuno si rinnova e fa festa come può. E io, io ho tanta voglia di festa.

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