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Quei ruffiani dei Kaiser Chiefs

Creato il 18 aprile 2012 da Postscriptum

 

Quei ruffiani dei Kaiser Chiefs
 

 Piccole gocce di glam britannico sapientemente sparse sulla superficie cristallina di ogni brano; come uno scrigno Yours Truly, Angry Mob cela all’interno i suoi gioielli.

Una brezza anni ’60 risorge e investe l’ennesima – più recente – English New Wave. Paladini di tale corrente, sono per l’appunto i Kaiser Chiefs.

 
 Dunque le note revivalistiche sono parecchie, ma si lasciano rileggere in una moderna chiave brit -pop. La band, pur risentendo dell’immancabile, innegabile e imprescindibile influenza dei suoi predecessori – di cui mi sembra inutile sciorinare tutto l’elenco, no? – riesce a distaccarsene, arricchendo il sound di colori e sfumature nuove. Due nomi per tutti? Kinks, ma anche Blur!

Nuova forza su cui basare motivetti che strizzano l’occhio al pubblico, riuscendo a restare a lungo nella mente; come quello del singolone “Ruby”.

In questo refrain, è condensato un po’ lo  stile ed il mondo dei Kaiser Chiefs : coretti e schitarrate rock, che hanno il sapore del party o dell’incontro al pub con gli amici birraioli d’Albione.

 


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