Magazine Diario personale
Ho intervistato Sara Bentivegna (tra qualche ora ne saprete di più) e con lei abbiamo parlato di come i politici italiani siano distanti anni luce rispetto ai colleghi di altri Paesi nell’utilizzo delle nuove tecnologie e di Internet. Nulla di nuovo, vero, ma la chiacchierata è stata in ogni caso interessante, soprattutto a pochi giorni dal voto delle amministrative. Detto questo, il governo tecnico si è rivelato molto più cciòvane di tanti politici pseudo-cciòvani coinvolgendo online i cittadini sulla spending review. Ciò è un fatto in apparenza positivo (e non è neppure la primissima volta), ma c’è da capire a che pro l’esecutivo chieda ai contribuenti di segnalare gli eventuali sprechi da tagliare quando sono stati nominati commissari straordinari per questo e non è chiaro su quali capitoli i cittadini possano intervenire. Sembra cioè un’operazione di facciata, se non un’inutile paraculata. Salvo che poi si rendano note tutte le segnalazioni – tutte, anche le più astruse – e quante sono state messe in conto. Ma a tale proposito, francamente, nutro qualche dubbio. Vedremo.