Sappiamo raccontare benissimo, anche se a volte con qualche imbarazzo, che cosa noi facciamo ai luoghi, mentre siamo assai meno bravi a dire quel che i luoghi fanno a noi.
Da un po' di tempo ho l'impressione che per ogni paesaggio importante le due domande da farci dovrebbero essere le seguenti: primo, che cosa so quando sono in questo luogo che non posso sapere da nessun'altra parte?
Dopo di che, e senza speranza di risposta: che cosa sa di me questo luogo che neanch'io posso sapere di me stesso?
(Robert Macfarlane, Le antiche vie. Un elogio del camminare, Einaudi)