Magazine Diario personale
Avevo detto che sarebbe stato un weekend dove si respirava triathlon al 100% e così e stato.
Se possibile, anche di più.
Il venerdì arriviamo appena in tempo per prendere il traghetto delle 11:55 e chi ci troviamo sopra?
Lucaone, Max e Giorgio.
E lì già si comincia a chiacchierare di tattiche, bici, percorsi, tempi ed avversari...
Una volta sbarcati ed arrivati a Marina di Campo notiamo che tutto sembra fatto apposta per fare triathlon.
Alberghi, ritiro pettorali, zona cambio, partenza dalla spiaggia ed arrivo sono tutti posizionati in un raggio di 100 metri.
Il tutto dentro uno scenario da favola.
Nulla da invidiare a qualsiasi altra location triatletica.
Per cena si aggiunge alla nostra comitiva anche Titan.
Mangiano tutti la pizza ed io tristemente mi "accontento" di spaghetti al pomodoro, ma dopo le cozze di Pescara voglio ridurre al minimo i rischi in gara.
Vabbè, al dolce offerto da Max per il suo compleanno non rinuncio però!
Sabato subito una corsetta mattutina con Titan, nuotatina al mare per provare la muta e poi totale relax.
Di nuovo a cena guardo tutta la comitiva (alla quale si è aggiunto il Team Manzik) mangiare pizza a tutto spiano e di nuovo mi ributto sugli spaghetti con il pomodoro (doppia porzione almeno).
La mattina della gara faccio l'ultimo "sacrificio" alimentare, evitando i 26 cornetti con i quali solitamente mi abbuffo.
La vicinanza tra albergo, zona cambio e partenza mi permette di fare tutto con estrema calma.
Dopo aver sistemato la bici, torno in albergo, mi metto la muta e scendo direttamente sulla spiaggia per la partenza.
Uno spettacolo gareggiare in queste condizioni.
In più un bel sole stempera l'aria e l'acqua.
Aver concluso la gara in queste condizioni, e soprattutto con una prestazione finalmente soddisfacente mi rende euforico.
Sono momenti di gioia assoluta.
Dopo aver abbracciato Giorgio nell'orma eterna "sfida" che ci accomuna in ogni gara, vado a prendermi i baci di mia moglie e dei bimbi!
Di nuovo relax sulla spiaggia nel pomeriggio, questa volta anche con la testa scarica del post-gara.
Praticamente il paradiso.
A cena questa volta, finalmente, ci do sotto anche io con pizza, birra e gelato......e la mattina dopo il banchetto infinito si protrae nella colazione...da far schifo!Prima di riprendere il traghetto decidiamo di rifare il percorso in bici della gara, per ammirare i paesaggi e dare un ultimo saluto all'isola.In realtà sarà un arrivederci, perché sarà impossibile non tornare a gareggiare qui!
...e sul traghetto chi ritrovo?Titan!Che fai non ne approfitti per un'ora di chiacchiere e gossip sul triathlon)
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