Anche oggi è stata una giornata… di corsa, fatta di lavoro, di gestione della casa, di aspettative mancate, di tensioni con i figli: dodici ore senza un attimo di respiro.
Possibile che debba finire con il broncio? Eh no!
Succede sempre così. Quando io e mia moglie siamo stanchi e non troviamo il tempo per noi stessi, per ricaricarci o per guardarci negli occhi, alla fine litighiamo, anche per sciocchezze.
Lo so. Io sono più esigente e un po’ testardo: un insicuro perfezionista. Con fiera soddisfazione riesco a far stare l’impossibile nella lavastoviglie. Voglio capire con puntiglio ogni meccanismo e perdo prezioso tempo a riparare ogni marchingegno.
Lei, invece, è più estroversa, più veloce nel pensare e nel decidere, un po’ meno precisa nell’agire. Aggiusta tutto con lo scotch e dell’auto controlla solo il livello della benzina.
Siamo diversi e ci scontriamo continuamente, ma non abbiano mai messo in discussione il nostro rapporto d’affetto, neppure da fidanzati quando infuriati ci urlavamo addosso la minaccia di lasciarci. Era un bluff, e lo sapevamo bene.
Mi sono chiesto più di una volta di che materiale è fatto quel filo invisibile che ci lega: così stretti da non saper immaginare la nostra vita l’uno senza l’altro.
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