Quel fragrante profumo di notizia appena sfornata

Creato il 11 novembre 2010 da Ilgrandemarziano
È curioso notare alcune analogie tra edicole e panetterie, ovvero tra sfilatini e quotidiani. Si preparano entrambi quando il sole non è ancora spuntato. Il giorno dopo sono già stantii e dunque c'è bisogno di rinnovare quotidianamente il prodotto da mettere in vendita. Si vendono per lo più al mattino. Entrambi (per lo meno certe tipologie) possono creare allergie con conseguenze gastro-intestinali che non è il caso di approfondire. Ed entrambi, senza quel buon profumo che si spande per l'aria sopra il marciapiede dirimpetto al loro punto vendita, probabilmente venderebbero la metà. Ma se nelle panetterie, l'esalazione del tipico profumo che scatena l'acquolina è un fatto per lo più di fisica - magari agevolata da qualche opportuno ventilatore -, nel caso dei quotidiani, non c'è dubbio che i diffusori di fragranze informative siano da ricercarsi nell'equivalente moderno degli strilloni, ovvero le loro versioni a bassissimo costo, ancorché statiche e mute, le locandine.
Ebbene, qualche giorno fa mi è capitato di vederne una, in verità non molto dissimile da tantissime altre che spuntano nel corso dell'anno, che però questa volta mi ha portato a riflettere. Recitava così:
[Incidente in moto,
muore commercialista]
Così ho notato che tutte le volte in cui è consentito dalle circostanze, secondo le locandine non è mai un uomo o una donna a morire. Non un essere umano, insomma. Bensì un dentista, un idraulico, uno studente, un cuoco ecc. In altre parole la vittima (quando è italiana) è quasi sempre descritta al pubblico attraverso la sua professione, come se all'atto della sua morte il lavoro svolto durante la vita diventasse più importante agli occhi del mondo di quanto non fosse durante la sua stessa vita. Perché? Perché non scrivono: Incidente nella notte / muore Mario Rossi (e mi scuso con tutti gli eventuali Mario Rossi, i quali sono autorizzati a toccarsi i gingilli) e amen? La ragione è banale, anche se il meccanismo su cui agisce è lievemente subdolo. Il punto è che ci sono moltissime probabilità che tu - che ti lasci rapire l'attenzione dalla locandina - conosca di persona almeno un commercialista/avvocato/idraulico/medico/dentista ecc. (in questo caso i dentisti vanno per la maggiore, ma anche i commercialisti non scherzano), e facendoti così focalizzare un obiettivo assai ampio e facile da centrare, il tuo istinto finisce per solleticarti con la tentazione di andare a vedere se per caso la vittima è proprio quella che conosci tu.
Così, senza nemmeno accorgertene, ti ritrovi per le mani un chilo di rosette ancora fumanti. E dire che non avevi neanche fame.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :