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Quel giorno che il forno è..

Creato il 14 marzo 2011 da Tiziana50mq
Quel giorno che il forno è partito, ho chiuso la porta d'ingresso e subito mi sono affacciata dal balcone della cucina per assicurarmi che salisse in macchina.
Gli ho anche fatto ciao ciao con la manina.
Lui ovviamente no, non so se a causa di una sorta di rancore nei miei confronti o semplicemente per via dell'assenza di arti superiori.
Un po' mi sono sentita in colpa a mandarlo via così, dopo la nostra storia d'amore sbagliata fin dal principio.
Ma facciamo un piccolo riassunto delle puntate precedenti per chiarire la situazione.
Immaginate di comprare un forno a microonde-combinato e di scoprire successivamente che non è affatto un oggetto in grado di soddisfare le vostre esigenze.
Immaginate ancora di non avere abbastanza spazio in casa e di fare l'insolita scelta di collocare il suddetto forno sul pavimento.
Immaginate poi di traslocare e mettere finalmente l'elettrodomestico in una posizione decentemente distante dal suolo.
Immaginate infine di ricevere tra i regali di natale uno Sfornatutto De Longhi.
Se a questo punto della storia avete escalamato "Evviva!" vuol dire che avete immaginato correttamente. In caso contrario siete pregati di leggere con maggiore attenzione.
Accogliamo tra canti e giubilo il nuovo arrivato e sentiamo il desiderio improvviso di liberarsi dell'altro. Così, dichiarata la faccenda a tutta la parentela, mia sorella decide di farmi una proposta: "Me lo presti, e se mi trovo bene, mi dici quanto vuoi".
Accetto ponendo le mie condizioni: "Ok... però te lo prendi così com'è, che mi rompo di pulirlo".
Eccoci così giunti al giorno della partenza del forno. Giorno che segna l'inizio di una fase che chiameremo "la liberazione".
Immaginatemi a casa mia, intenta a preparare spigole al cartoccio e orate ricoperte di patate da infilare nello sfornatutto.
E poi immaginate mia sorella a fissare una teglia di patate e zucchine girare e girare e girare e girare nel piatto del microonde.
Ehm..
Ora immaginate mia sorella che prende il telefono, compone il mio numero e dice:"Riprenditelo!!".
Siamo così giunti alla fine del nostro raccontino, o se preferite "esercizio di immaginazione".
Eccoci al giorno in cui il forno è stato riportato a casa, pulito e profumato..
e trovando il suo posticino occupato.. si è guardato un po' in giro e poi, zitto zitto, si è messo sul pavimento.
Di nuovo.

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