Quel nome portato dal vento
Laura BelliniButterfly EdizioniTrama:Estratti:
Un fruscio di ali mi impone di tornare a guardare dalla finestra. Davanti a me c’è un uccellini dal piumaggio colorato. Nel becco ha un fiore di campo bianco. Apre il becco e lo lascia cadere attraverso le grate. Sono colta dal dubbio se toccarlo o no, ma lo afferro portando sotto al naso quei petali delicati. Profumano di rugiada.
Poche settimane ancora e sarò una donna sposata. Dovrò lasciare tutto questo; non ci saranno più notti in cui mi affaccerò a osservare il mondo dalla mia finestra. Ѐ questo che mi rende inquieta, ma non posso porvi rimedio, non posso oppormi a questo matrimonio: non ho altra scelta che assecondare la decisione presa da mio padre e cercare, per quanto il destino vorrà, di essere felice.
Nella valle dei Frey troverò meraviglie capaci di farmi sentire viva e imparerò a conoscere la servitù, così come conosco ogni uomo o donna al servizio della nostra famiglia. Mi chiedo se anche loro mi ameranno, mi domando se sarò capace di amare lui. Logan.
------------------------------Un tempo avevo una casa, immersa in una foresta da sogno, alberi alti fino al cielo sui cui rami cinguettavano miriadi di uccelli. C’era un lago che in inverno formava uno strato di ghiaccio così robusto da potervi pattinare e in estate era teatro di scampagnate con i miei genitori e mio fratello minore.Una volta il mio nome era Diarmaid Mc Tavish, primogenito ed erede della Fortezza estrema al Nord del paese. La mia casa era un labirinto di segreti, inespugnabile si diceva e anche io l’ho creduto fino a che, qualcuno, non è riuscito ad abbatterla.Ero così piccolo…Ho cercato di tenere a mente il viso di mia madre, ma la sua immagine si è confusa con troppi volti perché io riesca a ricordare i suoi lineamenti; non dimentico però il suo profumo e il suono melodioso della sua voce.
------------------------------Se avessimo seguito le leggi del Regno, a quest’ora mi troverei isolato nella Torre delle Spiagge ad allenarmi in combattimenti che non avverranno mai, contro nemici invisibili provenienti da continenti sconosciuti. Ma i Mc Tavish governavano le terre di confine e non si assoggettavano alle comuni leggi dei mortali.Il nostro credo era la foresta con i suoi misteri e il ghiaccio che incombeva sulle nostre terre come la lama di una ghigliottina. La sopravvivenza e il rispetto per qualsiasi creatura vivente erano la nostra religione.L'autrice:
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