Ultima settimana di agosto.
...seduta sul divano accendo su di una delle mille puntate arretrate di "Gossip Girl" e faccio quello che mi hanno ORDINATO, una volta rilasciata, MI RIPOSO.
è mercoledì pomeriggio e sono appena rientrata da una mattinata dedicata al cambio look, mi sento bene, bella addirittura, ed è proprio la buona predisposizione esistenziale che mi sprona a rispondere al telefono che squilla, nonostante non conosca il numero, che non ha neppure lo stesso prefisso che ho io!
"Ciao, Alice? sono Chiara della redazione di "Shopping Night", volevamo dirti che abbiamo ricevuto la tua candidatura per partecipare al programma e vorremmo conoscerti."
...premessa: mesi fa, su facebook, avevo letto l'annuncio dell'apertura casting, e mi ero proposta, tra il serio ed il faceto, non prendendo la cosa sul serio e dimenticandomene totalmente!
Faccio una chiacchierata gioiosa con la simpatica e disponibilissima Chiara, che mi fa domande sul mio look, su quello che per me vuol dire moda, su quali siano i miei capi più amati, e prendo con lei appuntamento per la prima settimana di settembre, nella redazione milanese di "Shopping Night".
Finita la comunicazione mi lascio prendere da un'irrefrenabile contentezza, futile e leggerissima, perché avevo proprio bisogno di una cosa del genere, ed una cosa del genere è proprio arrivata nel modo e nella modalità più sorprendente!
Inizio subito a pensare agli stili che potrebbero fare maggiormente colpo, e a quelli che mi rappresentano con maggior evidenza.
E la settimana scorsa vado con Jn a Milano a fare il provino.
Entro in un reticolo di uffici dai nomi "famigliari" [Masterchef - Hell's Kitchen - XFactor...] ed una volta intercettata da Chiara, compilo un questionario, dopo aver firmato le liberatorie del caso.
Io sono tranquilla, Jn leggermente più euforica, la qual cosa mi fa piacere; purtroppo non lasciano che Jn mi segua nella sala registrazione, avrebbe visto un gran spettacolo...
Con un gonnellino tovaglia a scacchi bianco e blu, una polo bianco immacolata, un paio di zeppe bianche e la mia bella faccina sorridente, mi siedo davanti ad una telecamera e due persone che mi fanno domande alle quali do incalzanti e spiritose risposte, senza titubanze, senza balbettii...
In dieci minuti scarsi finisce il tutto.
Mi chiedono qualche foto e quale variante per la sera mi sono portata, quindi mi dicono che, se dovessi ricevere un'altra telefonata da loro, farò parte del programma!
Come andrà?
Non ne ho idea...
Innamorata come sono di me stessa sono convinta che poche saranno state ficcanti e indimenticabili come la sottoscritta, tuttavia metto in conto la forte convinzione che la sottoscritta ha di se stessa: una fanciulla che o la si ama o la si detesta, bianco o nero...
...quindi...
Ciò detto la situazione è stata paradossalmente tanto tanto bella, mi ha fatto piacere perché ne avevo bisogno in quel preciso istante, ed in quel preciso istante è arrivato il paradosso del quale avevo proprio bisogno per sentire che le cose girano e non sempre in posizione avversa alla mia, bisogna solo e sempre credere fermamente in qualcosa che non c'è!
Perché vivere è un atto di fede.
Ma noi non possiamo, e non dobbiamo, limitarci all'attesa... dopotutto mi sono proposta io dopo aver visto il post su facebook, no?!