Magazine Diario personale

Quel tipo di italiani

Da Astonvilla
QUEL TIPO DI ITALIANI
A Cuba abbastanza spesso mi e' capitato di imbattermi in connazionali a cui andrebbe tolto il passaporto per legge.
Girare il mondo e' un privilegio ma anche un impegno,occorre saperlo fare,occorre tenere conto che si va verso altre culture,bisogna sapere un minimo le lingue o perlomeno cercare di impararle ma il problema a Cuba e' che buona parte di chi si incontra e' in una fascia di eta' dove apprendere non e' facile e spesso parliamo di gente che al di fuori del suo paesello raramente ci ha messo il naso.
Cuba e' un paese particolare,devi saperti comportare,molte delle furberie italiche non sono ben viste,andare la' con l'atteggiamento neocolonialista non paga.
La taccagneria ad esempio e' una brutta malattia,non dico di sperperare denaro ma la vacanza va fatta sempre a buoni livelli e se non ce la si puo' permettere e' meglio stare a casa.
Ci approcciamo a fanciulle molto piu' giovani di noi,loro ci mettono la gioventu' noi almeno ci vogliamo mettere qualco$a?
Non funziona cosi' in tutto il mondo o pensiamo che Cuba sia in un altro pianeta?
Una cosa che non tollero e' la maleducazione,il pensare che avere qualche soldo in tasca ti consenta di trattare male la gente solo perche' 'e' nata nella parte "sbagliata" del mondo.
Poi,invece,ci sono quelli che si fanno mettere in mezzo da chiunque,gente di un ingenuita' disarmante che da' anche il culo alla prima zoccola che incontrano il primo giorno di vacanza alle 3 di notte sul Malecon.
Ma di questi parlero' in seguito....

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