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Quel vortice a sei facce su Saturno

Creato il 04 febbraio 2014 da Media Inaf

La sonda della NASA la cui missione è studiare il sesto pianeta del Sistema solare ha fotografato un vortice nella parte settentrionale del pianeta. È grande 30mila chilometri e ha una forma esagonale. Un fenomeno del genere non era mai stato studiato prima dagli astronomi.

di Eleonora Ferroni Tempesta su Saturno: il vortice ha una forma esagonale. Crediti: NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute

Tempesta su Saturno: il vortice ha una forma esagonale. Crediti: NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute

Le tempeste su Saturno da sempre affascinano gli studiosi per le loro caratteristiche uniche e per la loro spettacolarità. In questa nuova foto del Polo Nord del sesto pianeta del Sistema solare si vede chiaramente una bizzarra tempesta il cui vortice sembra avere una forma esagonale. L’immagine è stata scattata dalla sonda Cassini della NASA, che, in quel momento, si trovava a 2,5 milioni di chilometri sopra la superficie del pianeta.

La foto risale allo scorso 23 novembre. Il vortice polare è largo circa 30mila chilometri e il suo getto porta i venti a una velocità di 322 km/h. Gli scienziati sono sicuri di non aver mai visto un fenomeno del genere nel resto del nostro sistema planetario. “L’esagono non è altro che una corrente d’aria, fenomeni paragonabili a questo sono notoriamente turbolenti e instabili”, ha detto Andrew Ingersoll, un membro del team di imaging di Cassini presso il California Institute of Technology. “Un uragano sulla Terra in genere dura una settimana, ma questo è qui da decenni – o chissà – forse da secoli”.

Perché la tempesta è così duratura? Forse perché Saturno è, in realtà, un grande agglomerato di gas. Non avendo montagne o formazioni rocciose in superficie (come sulla Terra) la tempesta ha potuto vivere indisturbata per moltissimi anni.  

Cassini ha potuto scattare questa immagine così nitida grazie alla particolare posizione del pianeta: dal 2009, infatti, Saturno è entrato nella sua fase “primaverile” e questa faccia del pianeta (l’emisfero settentrionale) è illuminata dal Sole. Nel 2017 arriverà, invece, l’estate, le condizioni di luce miglioreranno notevolmente e l’esagono al Polo Nord di Saturno potrà essere esaminato più nel dettaglio.

 

Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni



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