Quell'energumeno del Neanderthal

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Quell'energumeno del Neanderthal - seconda parte I resti dei primi Neanderthal suggerirebbero che questi ominidi avessero braccia da culturista, grazie ad una carica di ormoni maschili che non ha precedenti tra gli esseri umani anatomicamente moderni. Gli esemplari maschili di Neanderthal si sono probabilmente evoluti muscolarmente grazie allo stile di vita, fattori genetici, clima e alimentazione, secondo uno studio pubblicato da Maria Mednikova su Archaeology, Ethnology & Anthropology of Eurasia.
Maria Mednikova è il leader del progetto che ha studiato la struttura muscolare dei Neanderthal. "Il metodo comune per uccidere gli animali era il contatto diretto con la preda" sostiene Mednikova, professoressa dell' Istituto di Archeologia dell'Accademia Russa delle Scienze.
E sarebbe anche per questo motivo che svilupparono una muscolatura estremamente robusta e potente.
Invece di colpire la preda con archi e frecce rimanendo a distanza, i Neanderthal ingaggiavano una lotta fisica ravvicinata con le prede, cercando di conficcare lance nel corpo dell'animale. E anche se la caccia era un'attività riservata ai maschi, le femmine di Neanderthal erano anch'esse molto muscolose.
Mednikova ed i colleghi ritengono che "paragonato agli umani anatomicamente moderni, sia le femmine che i maschi di Neanderthal avevano una muscolatura più forte, e sperimentavano carichi maggiori nelle estremità superiori di quanto non facesse il Sapiens. Erano diversi dagli umani moderni per via della maggiore differenza tra i sessi nell'utilizzo del braccio destro".
Il braccio destro dei maschi di Neanderthal sembra infatti fosse paragonabile a quello di un culturista. Le femmine invece avevano braccia muscolose, ma di certo non comparabili con quelle degli esemplari maschili.
Mednikova ha analizzato l'omero, l'osso che si estende dalla spalla al gomito, di quello che si ritiene fosse un Neanderthal vissuto in Russia circa 100.000 anni fa.
L'osso è insolitamente spesso, con strette cavità per il midollo osseo. Secondo gli scienziati, questo suggerirebbe un'intensa mineralizzazione delle ossa, che si traduce in una struttura forte e resistente.
La struttura ossea rimane tuttavia un interrogativo, perchè "i Neanderthal dimostrano una struttura marcatamente androgenica", quasi come se avessero assunto grosse quantità di steroidi, anche se questi ormoni provocano, al contrario di quanto rilevato, una mineralizzazione ossea ridotta.
I ricercatori hanno quindi concluso che "I Neanderthal erano caratterizzati non solo da adattamenti biomeccanici specifici, ma anche da condizioni ormonali che non hanno riscontri nell'essere umano moderno, sia sano che affetto da patologie".
Come i Neanderthal possano aver sviluppato questa carica ormonale è ancora da scoprire, ma si ipotizza che possa essere stata una combinazione di clima rigido, dieta a base di carne, e stile di vita.
La disponibilità di piante commestibili nelle regioni più fredde dell'odierna Russia è scarsa, e la vegetazione si sviluppa per un breve periodo durante l'anno. I Neanderthal quindi sarebbero diventati cacciatori specializzati in erbivori terrestri, come mammut e cervi. La loro dieta sarebbe stata composta quasi esclusivamente da proteine e lipidi, cosa che può aver influito sui loro ormoni e sulle ossa.
Procurarsi il cibo con una lancia inoltre non è la più semplice delle operazioni. Se ci si trovasse ad affrontare un alce o un cervo di stazza imponente, anche il più robusto dei cacciatori incontrerebbe molte difficoltà, e rischierebbe la vita.
I Neanderthal quindi avevano necessità di un corpo estremamente robusto e potente, per sferrare colpi micidiali ed abbattere la preda in modo efficace.
Neanderthal Males Had 'Popeye'-Like Arms