Quell'idiota di nostro fratello

Trama: Ned Rochlin è un agricoltore biologico; un giorno, al mercato, vende del fumo ad un poliziotto in divisa e viene arrestato. Uscito dal carcere scopre che la sua ragazza si è messa con un altro e gli impedisce di portare con sé il cane del quale in passato non si era mai occupata. A Ned non resta che chiedere aiuto alla sua famiglia formata da una madre e da tre sorelle. La sua candida idiozia e la vita incasinata delle tre sorelle daranno vita ad una convivenza non facile.
L'importante è non avere grandi aspettative, e francamente mi chiedo chi, da un film dotato di un titolo di questo tipo, per una volta correttamente tradotto (in originale è "Our idiot brother") possa attendersi un capolavoro d'autore. Ma non divaghiamo...sera di luglio, in sala siamo in sette...guardo il film senza sperare un gran cosa e...miracolo, esco dal cinema nemmeno troppo incavolata.
Ned forse più che strettamente idiota è l'impersonificazione di un adulto rimasto bambino, è straordinariamente sincero e questa sua sincerità contrasta apertamente  con la vita delle tre sorelle,una ambiziosa giornalista di "Vanity Fair", una artista omosessuale che vedrà la sua relazione messa in crisi da un evento importante e la terza casalinga frustrata sposata con un regista di documentari, ognuna adeguatamente fondata su apparenza e menzogna.Loro donne realizzate, lui emerito idiota..siamo sicuri???O forse è proprio Ned ad aver capito tutto?Sulla facile risposta si fonda questo piccolo film indipendente passato al Sundance e mandato, qui da noi, al massacro della programmazione estiva. Si, perchè "Quell'idiota di nostro fratello" è proprio poca cosa, ma in giro c'è molto, ma molto peggio.
A non far sprofondare del tutto il film pensa essenzialmente il protagonista, Paul Rudd.
Ha la gestualità e la mimica ideale per rappresentare un deficent...pardon, un bambinone come Ned.
Anche il cast femminile è di quelli di primo piano.
Elizabeth Banks è adeguatamente cinica e ambiziosa, almeno fino a quando Ned  non le farà capire i veri valori della vita, Zooey Deschanel è adorabile ed Emily Mortimer esilarante nei panni di una ricca casalinga vestita di iuta, politicamente corretta, nonchè dotata di paraocchi per quanto riguarda la reale natura del suo matrimonio.
Certo, il difetto principale, soprattutto con un  cast del genere, di "Quell'idiota di nostro fratello", è quello di mantenersi in una sorta di limbo cinematografico.
Spesso si sorride, ma non si scatena mai la risata vera e propria come non si affonda mai nel lato più cinico della storia, la parentesi dell'articolo su una miliardaria simil Kardashian ripulita rimane affrontato in superficie, così come il tradimento del marito di una delle sorelle.
Insomma, il regista Jesse Peretz non rischia nè in un senso nè in un altro dando vita al tipico prodotto "medio", adatto ad una serata senza troppo impegno.
Guardabile, eppure al contempo evitabile.