Magazine Diario personale

Quella strana cosa chiamata mercato del lavoro….

Creato il 25 novembre 2011 da Lamagadioz

 

Uno si chiede, ma la maga di notte dorme bene? Ma perchè allora si alza al mattino con questi pensieri e ci straccia i maroni? Eh già…me la faccio anche io questa domanda e la risposta è che si, anche oggi, vi cuccate se volete il mio post-monologo-sfogo quotidiano. Pero’ stavolta non riguarda solo me, quindi tranquilli che non è il solito monologo sul “quanto sono sfigata ma prima o poi ne esco”

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. Perchè se poi mi dite che invece riguarda solo me, allora è giunto il momento di andare in analisi da uno veramente bravo e se ne conoscete uno, fatemelo sapere…
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Il mercato del lavoro. O meglio, gli annunci di lavoro. Ecco di cosa vi parlo.

Non parlo di cose dette e stradette come mancanza di flessibilità, contratti scandalosi e altri goie simili. O della mancanza di lavoro, perchè non è nemmeno questo. Io leggo annunci ogni giorno, in qualsiasi settore! Ce ne saranno meno rispetto magari a qualche anno fa, pero’ ci sono.

Vuoi fare l’ingegnere, la segretaria, la contabile, l’idraulico, l’elettricista, il manager? Vai sui princicpali siti italiani di ricerca lavoro e sicuro qualcosa trovi.

Non è questo il punto. Quando ero in Australia e cercavo lavoro, la cosa  funzionava in modo abbastanza elementare: l’azienda metteva l’annuncio, l’interessato lo leggeva e mandava il cv e tempo massimo qualche giorno (giorno!) veniva contattato. E tempo qualche settimana (ma massimo due che mi ricordi) l’annuncio spariva.

Che significava? Che qualcuno quel lavoro lo aveva ottenuto. Magra consolazione,non eri tu! Ma almeno vedevi che il mercato girava, la cosa aveva un suo senso.

Qui la cosa ha un senso che non capisco. O sono io, di nuovo, la sfigata a cui capitano tutte, ma proprio tutte

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Io ho un lavoro, ma come detto da qualche altra parte, mi guardo comunque intorno alla ricerca di qualcosa di meglio.

Leggo annunci ogni giorno e se mi capita qualcosa di interessante, invio il cv. C’è un motore di ricerca che addirittura ti dice se la tua candidatura è stata letta, se è stata scartata e se l’azienda sta ancora valutando i vari cv arrivati. Questo servizio ti dà la reale fotografia del mercato del lavoro italiano, che è una tartaruga in confronto a quello australiano dove le aziende hanno bisogno e subito di personale e lo cercano e trovano in pochi giorni. Da noi, invece, se la prendono comoda.

E mandi il cv e vedi che per settimane, se non mesi, il tuo cv è sempre in valutazione. E l’azienda continua  a mettere l’annuncio ogni settimana. E allora pensi che magari quello che richiedono è una figura con i controzebedei ma poi rileggi i requisiti e noti che in certi casi neppure l’esperienza ti chiedono, ma una laurea specialistica e la conoscneza dell’inglese. Insomma, niente che non possa essere offerto dalla platea dei giorvani d’oggi, quasi tutti laureati con una minima conosnceza dell’inglese!

C’è un caso che io definisco problematico e patologico, nel senso che penso che il responsabile delle risorse umane di quell’azienda abbia dei seri problemi di decisione. E’ un eterno insicuro, deve esserlo, perchè io vedo quell’annuncio da quasi un anno, poi vedo i requisiti e non ci posso credere che non abbiano ancora trovato nessuno!

Cosa chiedono? Poca esperienza, voglia di fare, precisione, puntualità e un po’ di passione in quello che fa l’azienda. Non mi pare che ci voglia un premio nobel, giusto? Io ho inviato il cv, sono mesi che il cv è in visione, sono mesi che l’azienda ripropone lo stesso annuncio. E io allora un giorno per sfizio li ho chiamati, perchè ero troppo curiosa: “Salve, ho mandato il cv qualche settimana fa, ho visto che lo avete scelto per continuare il processo di selezione e vorrei sapere se ci sono novità”. La risposta è stata: “Stiamo valutando i cv, al massimo nel giro di qualche settimana avrà una risposta”. E’ passato più di un mese da quella telefonata e io il cv l’ho mandato due mesi fa.

Ora, se uno cerca lavoro perchè è disoccupato…come fa ad aspettare tutto questo tempo? Chi glielo paga tutto questo tempo? E’ possibile che ci vogliano mesi per trovare una persona che non dico un manager, porca miseria, ma un impiegato con requisiti che oggi trovi facilmente tra i giovani? Perchè in Australia è tutto più veloce e qui si perde tempo? Certo, per posizioni di un certo ripo la selezione dura anche un mese, ci sono diversi colloqui da superare e mi sta anche bene. Ma almeno la selezione inzia e uno un po’ di speranza ce l’ha. Nella maggior parte dei casi che ho visto io  invece non inizia un bel nulla e tu passi le giornate a vedere se l’annuncio è ancora in piedi e che ne hanno fatto del tuo cv.

Qualcuno ha almeno la gentilezza di scartare la candidatura così uno si mette il cuore in pace e cerca altrove. Ma sono perle rare queste. Gli altri se ne fregano. Prendono tempo e tu intanto non sai che fare, se continuare a cercare o aspettare.

Se uno ha bisogno di un lavoratore, presumo abbia anche l’urgenza di trovarlo. Perchè poi questi geni ti mettono tra i requisiti la disponibilità immediata. E tu come una scema gli rispondi pure che sei già con la valigia in mano pronta a seguirli, e questi manco ti cagano. Se uno ha bisogno di un lavoratore per il prossimo anno e non ora, magari lo dovrebbe scrivere nell’annuncio. O no? Vorrei parlarci con questi signori del recruitment per capire a cosa pensano quando scrivono gli annunci, se pensano a chi li leggerà e alle speranze che alimenterà in tutti quelli che invieranno la candidatura. Che altro non chiedono che una risposta. Selezionato o scartato. E tante grazie. Chiedono, chiedo, una benedetta trasparenza.

Perchè già il lavoro è poco, ma se quel poco che c’è ci deve anche prendere per i fondelli, allora non ci siamo.

Ripeto, magari sono io che ho avuto questa esperienza e non è stato così per tutti. Lo spero, che devo dirvi.

Perchè poi bisognerebbe parlare degli stages. Che non è lavoro, è sfruttamento in Italia. Le aziende si fanno belle dicendo che prevede “un inserimento finale”. Si, inserimento di cosa? E’ l’azienda che inserisce qualcosa te semmai, non il contrario.

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conosco gente che vive di stage. Come lavoro fa lo stagista, e va avanti con i rimborsi spese. Un “inserimento” continuo…

Ma cosa deovon fare? Almeno c’è quello, mi direbbero loro. E hanno tutte le sante ragioni.

Ma dove puo’ andare a finire un paese che va avanti a stages e per assumere impiega mesi? Dove?

E perchè poi gli stages finiscono tra gli annunci di lavoro? Già quella per me è una presa in giro. Mettete la sezione stage, distinta da quella del lavoro. Stage è formazione, o così dovrebbe essere. Durante lo stage, le persone non dovrebbero lavorare ma imparare ed essere affiancate da persone individuate apposta dall’azienda. Lo sappiamo tutti che non è così, ma tutti fanno finta di niente. Negli annunci degli stages alle volte leggi requisiti che di solito si chiedono a persone che si vogliono assumere…esperienza, conoscenza lingue, conoscenze informatiche, cazzi e mazzi e alla fine…si offre iniziale contratto di stage. Ma vaff….

Finirà prima o poi questa immensa presa per il c….ulo?

E con questo quesito esistenziale vi lascio e scappo a lavorare, per l’appunto!

:-)

Un buongiorno a tutti, nonostante tutto


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